RECENSIONI Quattro ricerche sul comportamento politico Gli studi empirici sul comportamento politico in ltailia hanno registrato, negli ultimi due decenni, un notevole incremento. Ciò sembra sia dovuto a due cause concomitanti: da una parte, l'instaurarsi ed il consolidarsi - nel nostro Paese - di una situazione politica estremamente fluida, frammentaria, polimorfa e tale, quindi, da s,timolare l'interesse di sociologi e scienziati politici; dall'altra, l'influenza esercitata da indagini svolte - sul territorio italiano - da eminenti studiosi stranieri - come, per esempio, J. La Palombara, S. Bames, Mattei Dogane S. Torrow - ai quali si deve l'applicazione e la diffusione di nuove e più avanzate metodologie nel campo della politologia. Alberto Spreafico, che ha collaborato in varie occasioni con alcuni dei predetti studiosi, ha raccolto in volume (A. Spreafico: I dealogia e comportamento politico, Comunità, Milano, 1971) quattro ricerche, appunto, sul comportamento politico, da lui eseguite in tempi diversi e parzialmente già pubblicate. Queste sono precedute da una lucida introduzione, nella quale è, in breve, analizzato il concetto di ideologia « nei suoi rapporti con la politica», su cui ci sembra valga la pena di fare alcune considerazioni preliminari. Nel suo si:gnificato neutro - e, quindi, sulla ·scia del Pareto - l'ideologia viene definita come « un sistema di credenze, 1:1tilizzato nella lotta politica per influire sui comportamenti sociali». Essa, in sostanza, può essere considerata sotto tre diversi aspetti: a) in che misura essa costituisca un sistema di idee suscettibili di verifica empirica ed in che grado, invece, non lo sia; b) in qual modo essa riesca ad influire sul comportamento umano; e) quali effetti produca sui gruppi e sugli interessi che sono, in vario modo, coinvolti dai processi politici nonché sulla possibilità di mantenere o di cambiare un determinato tipo di. società. Come si può notare, il concetto di « ideologia » - così come ci viene proposto daill'Autore - viene ad acquistare un significato prevalentemente operativo: essa è trattata come un «fatto» sociale, che si può liberamente sezionare per coglierne le varie implicazioni, a condizione che si applichi « il metodo proprio della scienza ». Non è, questa, la sede più idonea per un approfondimento critico della discussione sulle ideologie di partito; ma crediamo, nello stesso momento, che non ci si possa esimere dal far notare - sia pure cli sfuggita - come lo Spreafico tenda a trasferire l'elemento ideologico su un piano forse fin troppo neutro, « scientifico » od « avalutativo». In verità, invece, noi saremmo più propensi a considerare le ideologie in termini strumentali rispetto ad un dato obiettivo, tenendo presente, con Franco Leonardi (F. Leonardi: Simbologia e ideologia del partito politico, in « Rassegna italiana di sociologia », 1960, a. I, n. 3), che esse « vanno interpretate secondo categorie diverse da 116 BibiotecaGino Bianco
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