Nord e Sud - anno XX - n. 162 - giugno 1973

, Prospettive della program,nazione in Italia munità non terrà conto delle nostre esigenze, sarà lei ad emarginare il nostro Paese, ed a chiuderci la porta in faccia. Tutto quanto detto fin qui porta sempre alla conclusione che per ottenere risultati apprezzabili, e che non potranno che favorire la costruzione di un'Europa unita, è necessaria una presenza ben più incisiva che nel passato dell'Italia a Bruxelles. Presenza che deve essere improntata ad una chiara strategia di lungo periodo, che potrebbe trovare 1 suoi capisaldi nei seguenti punti: a) Priorità della scelta europea nei confronti di qualsiasi altra scelta di politica estera, di economia interna, ecc. Se il nostro Paese vuole che anche gli altri partners operino una scelta analoga, deve essere il primo a non lasciare dubbi sulle sue intenzioni. Questo in passato non è sempre avvenuto, e le numerose condanne della Corte di Giustizia Europea stanno a provarlo. b) Iniziativa costante per ampliare il controllo politico europe0 sull'operato degli organi di Bruxelles attraverso il Parlamento Europeo. Se non sbaglio di fronte al nostro Parlamento giace una legge per l'elezione diretta dei nostri rappresentanti a Strasburgo. La sua approvazione potrebbe essere un gesto di europeismo di grande rilievo. e) Concreta espansione della sfera comunitaria a tutti i campi economici e sociali, e quindi introduzione del metodo della programmazione anche a livello europeo. È ormai evidente che non solo è difficile procedere efficacemente in base a piani settoriali di ristrutturazione, ma anche che questa può non essere la via che porta alla costruzione dell'Europa. Le recenti vicende monetarie lo dimostrano ad abundantia. La programmazione è del resto il metodo per poter risolvere a livello europeo alcuni fondamentali problemi italiani. Il problema del Mezzogiorno, per esempio, va inquadrato nell'ambit della politica regionale della CEE, che per iniziativa dell'Italia deve diventare al più presto un'operante realtà. Per conseguire questi risultati non si può che puntare su di una presenza italiana a Bruxelles rinnovata it?- particolar modo nella qua_. lità. Il che certamente suppone un più attento atteggiamento della classe politica, ma specialmente si ricollega a quella riforma dell'amministrazion~ di cui abbiamo parlato al paragrafo 2), che nella sua attuazione dovrà tener conto in. modo prioritario del nuovo rapporto venutosi ad instaurare ·con la Comunità. 107 BibliotecaGino Bianco

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