CRONACHE E MEMORIE La politica estera dell'Italia fra le due guerre (Il) di Vittorio Barbati Dal « Fronte di Stresa » al « Patto d'Acciaio » Il 10 marzo 1935 Goring annunciò ufficialmente la ricostituzione dell'arma aerea tedesca. Pochi giorni dopo, il 16 marzo, Hitler - sostenendo che la sua era una risposta all'aumento della ferma militare in Francia - ristabilì in Germania la coscrizione obbligatoria e rese nota la sua intenzione di costituire un esercito di 36 divisioni. Con questi atti unilaterali, la Germania cominciava a ripudiare le clausole del Trattato di Versailles e dava inizio al suo « riarmo ufficiale » (il « riarmo segreto » era cominciato già vari anni prima dell'avvento di Hitler al potere). Fu una specie di bon1ba che sembrò cogliere di sorpresa le altre potenze. In verità queste non avrebbero dovuto sorprendersi molto. Anche se non avessero avuto sentore del riarmo clandestino che la Germania stava portando avanti da un pezzo - e c'è da ritenere che qualche cosa fossero riuscite a saperla - l'abbandono, da parte del Reich, della Conferenza del disarmo ( 14 ottobre 1933) e delle Società delle Nazioni (19 ottobre 1933) avrebbe dovuto metterle sull'avviso. Comunque ora le iniziative tedesce non potevano più essere ignorate. Perciò i governi dell'Italia, della Francia e della Gran Bretagna si affrettarono a protestare. Con quanta convinzione non possiamo saperlo. Poi tentarono di fare qualcosa di più e tennero, dall'l 1 al 14 aprile, una conferenza a Stresa, per studiare una linea d'azione comune. I capi dei tre paesi erano allarmati - e forse il più allarmato di tutti era proprio Mussolini - per le iniziative tedesche. Ma nessuno di loro aveva voglia di sacrificare qualcosa sull'altare della sicurezza comune. Così il « Fronte » che nacque a Stresa fu una costruzione precaria, un edificio costruito sulla sabbia, come tanti altri di quell'epoca. · Eppure quell'effimero « fronte » fu un fatto importante, più che per l'Italia, la Francia e la Gran Bretagna, per la Germania: Hitler comprese bene, forse meglio di tutti, che la sua libertà d'azione poteva essere annullata da quel « fronte ». Perciò si cdoperò in tutti i rnodi, e con successo, per impedire che esso divenisse vitale. 96
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