A1iano: problemi di sviluppo di un comune del Napoletano muni, venne inglobato nel Comune di Napoli, nel quadro del roboante e velleitario disegno fascista della cosiddetta Grande Napoli 5 • Oggi, il decentramento comunale può essere l'occasione per tentare di recuperare le mistificazioni e i condizionamenti del passato. Ma perché questa prospettiva non si riveli altrettanto nullificante e mistificatoria occorre che i consigli circoscrizionali abbiano, o conquistino, un potere rappresentativo e politico reale, senza li1nitarsi ad essere organi meramente amministrativi o, peggio, di manovra clientelare del consenso. In tal senso è indispensabile in primo luogo che i consigli circoscrizionali vengano messi concretamente in condizione di funzionare, precedendo immediatamente alla nomina degli aggiunti del sindaco, provvedendo alle sedi ed agli uffici, destinando ad essi personale tecnico ed amministrativo. È una vera e propria vertenza che occorre aprire con l'Amministrazione Comunale e con le forze politiche su questo problema. Ed è in riferimento a tale vertenza che le istanze di base debbono coagularsi ed esprimersi vigorosamente attraverso l'azione rivendicativa coordinata dei Comitati di quartieri, dei gruppi informali e degli stessi organismi pubblici e semipubblici (tra cui l'UNLA) presenti nella realtà sociale e politica di Miano e degli altri quartieri di Napoli. Sottosviluppo e lavoro a Miano di Italo Talia e Annamaria Damiani ALESSANDRO DAL PIAZ 1. Come in tutti i quartieri della cintura esterna della città di Napoli, anche per quanto riguarda Miano, il dato che colpisce maggiormente è il rilevante aumento della popolazione residente. Alla data dell'ultimo censimento la sezione di Miano denuncia una popolazione di 37.103 persone, con un incremento, rispetto al censimento del 1961, di ben 14.000 abitanti. 5 Cfr. E. Luongo e A. Oliva, La banlieu napoletana, in « Nord e Sud» n. 3, aprile 1960. 87
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