Miano: proble1ni di sviluppo di un comune del Napoletano Fino alla seconda metà dell'800, Napoli era una città in cui la segregazione sociale non si rnanifestava in termini urbanistici: negli stessi immobili le diverse classi si distribuvano, diciamo così, verticalmente: bassi e terranei, piani nobili, piani piccolo-borghesi. Con gli sventramenti del Risanamento si dà il via al processo di rastrellamento delle classi meno abbienti dalle sedi originarie e di segregazione sociale. Progressivamente si respingono in situazioni periferiche, anche in assenza di massicci sventramenti, abitanti a basso o bassissimo reddito: per fare solo due esempi: ancora nel 1965, l'interscambio di nuclei familiari per cambiamento di residenza è fortemente attivo per Miano, in particolare nei confronti delle sezioni di Chiaia, Avvocata, Stella, Vicaria, S. Lorenzo, S. Carlo all'Arena, mentre nel 1966 vengono trasferiti nel rione Don Guanella circa 900 persone dall'ex-campo baracche A. Volta 3 • In questo processo, un ruolo centrale è svolto dall'edilizia pubblica (GESCAL, ISES, IACP etc.) che fornisce un valido supporto al meccanismo speculativo precedenten1ente descritto: a) perché realizza insediamenti periferici favorendo la borghesizzazione integrale del centro urbano; b) perché realizza quartieri assolutamente privi di attrezzature, servizi, aree verdi, consolidando la condizione dequalificata della periferia rispetto alle zone centrali; c) perché, frequentemente, « guida » la speculazione edilizia nelle fasce territoriali intermedie tra i quartieri di edilizia pubblica e il centro urbano. Ed è, infatti, nel periodo tra il '51 e il '69 che si registra il più forte incremento di popolazione di Miano: oltre 8.000 abitanti (incremento di quasi il 60%) tra il '51 e il '61, altri 7.500 abitanti circa tra il '61 e il '69. 5. Si è fatto cenno precedentemente ad una qualità specifica, peculiare della condizione periferica di Miano. Essa deriva dal fatto che, nel disegno (espresso o inespresso che sia) di riproduzione sul territorio del meccanismo di urbanizzazione e di perpetuazione strutturale della rendita, sono state investite, con interventi volti a favorire la concentrazione insediativa, fasce territoriali esterne al perimetro comunale di Napoli. È il caso della conurbazione a Nord di Napoli, in particolare del settore Frattamaggiore..JArzano-Casoria-Casavatore, in cui una relativa 3 Si veda, in riferimento ad alcuni aspetti conseguenti a tale « trasferimento»: P. Orefice, Il rione Don Guanella: isola di sottosviluppo alla periferia di Napoli, in « Il Tetto» n. 27-28, settembrè 1968. 83
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