Autori vari dello neo-capitalistico, che si esplica sul territorio, in termini macroscopici, nella sempre più netta contrapposizione tra aree « centrali » e aree periferiche marginali 2 • Occorre a questo proposito fare due nota z1on1 fondamentali: a) mentre nel Nord (e nelle zone « sviluppate ») tale contrappo sizione si manifesta sotto il segno dominante della concentrazione industriale, nel Mezzogiorno (e nelle zone « sottosviluppate ») la discriminante tra aree centrali e aree marginali è legata alla urbanizzazione (perpetuazione di meccanismi strutturali di rendita); b) la contrapposizione tra centro e periferia è verticale sia in senso spaziale (cioè si ritrova all'interno delle stesse aree centrali) che in senso sociale (tra borghesia e classi costrette in posizione subalterna). 3. La breve e oltremodo schematica premessa che abbiamo fatto vuole soltanto aiutarci a individuare una chiave interpretativa della condizione cui vengono legate realtà insediative come quella di Miano. Miano fa parte di una fascia specifica di quelle aree periferiche cui facevamo precedentemente cenno. In tern1ini generali, il ruolo delle periferie nella dinamica parassitaria dei meccanismi di urbanizzazione può esprimersi in questi termini sommari: la creazione dei massimi livelli di rendita edilizia e di posizione secondo un processo controllato e funzionale alla logica fondamentale dello sfruttamento del territorio avviene utilizzando i caratteri di segregazione sociale della società borghese per riprodurli anche in termini spaziali; cioè i massimi livelli di rendita si realizzano all'interno di aree omogeneamente destinate all'insediamento delle classi a più alto reddito; in tale meccanismo, la periferia ha la duplice funzione di concreta materializzazione della condizione insediativa subalterna (affinché i borghesi si orientino verso i quartieri cosiddetti « residenziali ») e di « contenitore » nel quale trasferire gli abitanti proletari e sottoproletari delle zone mano a mano prescelte per la creazione di quartieri borghesi o gli abitanti di quegli insediamenti che determinano crisi verticali di credibilità borghese al livello dell'intera città (baracche e tuguri nel centro o in aree nodali della città). 4. Verifichiamo brevemente il meccanismo, descritto 1n termini generali, nella dinamica specifica di Napoli. 2 Per un'analisi ampia e stimolante si veda C. Donolo, Sviluppo ineguale e disgregazione sociale. Note per l'analisi delle classi nel Meridione, in « Quaderni piacentini», n. 47, luglio '72. 82
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