Miano: problemi di sviluppo di un comune del Napoletano « esposti » agli attacchi ed alle contaminazioni degli « altri » e ciò non potrà non influire anche sui loro rapporti con i corrispondenti « intellettuali » viventi fuori del « quartiere ». Analoghe considerazioni potrebbero essere fatte per ciascuno degli altri strati: vi saranno, infatti, tensioni anche tra i lavoratori « manuali » a seconda non solo delle diverse suddivisioni oggettive alle quali può essere sottoposta tutta la categoria, ma anche del modo come ciascuno vivrà la propria vicenda individuale. Senza contare, però, che la maggiore e più « eclatante » tensione non potrà che sorgere proprio tra « occupati » e « disoccupati », quasi con le stesse modalità con le quali sarà vissuta la tensione più generale, che potrebbe contrapporre tutta questa « co1nunità » nei confronti delle altre « comunità » di quartiere e, in ultimo, della « comunità » napoletana. Schematicamente queste tensioni potrebbero essere così indicate, con riferimento agli « strati » prima individuati ed alle considerazioni fin qui fatte: « a » nei confronti di « b » e, successivamente, di tutti gli altri « strati »; « a » e « b » nei confronti degli altri tre « strati »; « c », per ora considerato globalinente, rispetto a « d » e ad « e »; « d », senza tener conto della successiva distinzione tra « interni » ed « esterni », verso « e »; « e » non solo verso tutti gli « strati » superiori, ma anche verso gli « occupati » ovunque essi siano. È quasi inutile aggiungere che non vi è alcun dubbio che tensioni, sia pure di natura e di intensità del tutto differenti, non siano da escludersi nel senso inverso della « piramide » sociale: cioè dal basso verso l'alto; ma queste, comunque, rientrano in una logica del tutto diversa e vanno spiegate secondo un modello tradizionale, applicabile a qualsiasi società o convivenza. Resterebbe, infine, da approfondire meglio le « tensioni » più specificamente dirette verso l'esterno: ma che dire in aggiunta a quanto è già stato ricordato sull'origine di alcuni dei « rioni » qui rilevabili e, ancor più, sulla composizione delle rispettive· popolazioni? Anche in questo caso - come, in genere, in tutte le « zone di frangia » - non può che verificarsi un sentimento di « esclusione » o, per usare una terminologia oggi in voga, di « emarginazione », che solo in minima parte è attribµibile ad uno stato d'animo soggettivo dei 79
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