Pasquale Saraceno desto e comunque non se1nbra raggiungibile l'obbiettivo dell'unificazione economica del paese. Ora, nel riformismo meridionalista il momento giuridico ha rilievo maggiore, se è corretto istituire confronti in questa materia, che in ogni al tra linea di azione definibile rifor1nista. E ciò perché le modifiche che l'azione meridionalista deve introdurre nell'ordinamento esistente, affinché la struttura sociale ed economica del Paese divenga finalmente unitaria, sono di natura diversa da quelle richieste da ogni azione riformista svolta in ogni altro campo della vita nazionale. Non si tratta infatti di modificare il regime di un determinato settore e di trovare le risorse occorrenti per dare ad esso un nuovo e durevole. assetto. Rispetto a ogni altro tipo di riforma vi sono almeno tre differenze: a) occorre agire in una molteplicità di settori; b) occorre non solo agire nell'area meridionale, ma anche nella restante parte del Paese; nella prima per determinare quel mutamento di rapporti sociali e di struttura economica che ne faccia un'area omogenea con le altre economie industriali nel mondo occidentale, nella seconda perché il mutamento che anche in essa ha luogo non contraddica con quanto si vuole promuovere nella prima; e) ogni norma o complesso di norme, per quanto vasto esso sia, non è destinato a mettere capo a un assetto durevole, ma a creare posizioni più avanzate, che sono però inevitabilmente mere posizioni di partenza dalle quali dar vita à nuove norme e, ove occorra, a nuove istituzioni; basti pensare, riguardo a questa terza caratteristica, come non sia concepibile per altri grandi problemi della vita nazionale -- ad esempio scuola o sanità - quel ripensamento radicale che ogni quattro o cinque anni ha luogo nella legislazione meridionalista. Nell'azione meridionalista è quindi indispensabile seguire assiduamente gli effetti prodotti dalle norme in vigore, valutare esattamente lo scarto intercorrente tra effetti attesi ed effetti prodotti - il che implica tra l'altro la verifica dell'interpretazione che la norma ha ricevuto - e su tali basi immaginare i lineamenti di nuove norme che da un lato correggano le deficienze emerse nell'applicazione delle norme precedenti e, dall'altro, promuovano i nuovi tipi di iniziative che sono proprie della fase di sviluppo che il Mezzogiorno ha raggiunto. In sostanza, per la prima volta nella storia del Paese, noi possiamo finahnente concepire l'azione meridionalista come un ciclo, sia pure di lunga durata, al termine del 16
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==