Nord e Sud - anno XX - n. 161 - maggio 1973

Geografia grafi e « planografi » esiste una cooperazione assai stretta, sia nella pratica operativa che a livello universitario, talché ogni suddivisione di compiti appare forzata. La « planologia » è, in ultima analisi, un'applicazione della geografia umana ed economica spinta alle previsioni a medio e lungo termine, fatto norniale in una regione dagli spazi esigui e dal carico demografico elevatissimo. Una valida sintesi conoscitiva della collocazione dell'Olanda nel contesto dell'Europa Occidentale si deve a G. A. Hoekveld. Le relazioni con gli altri paesi europei e con quelli d'oltremare spiegano l'odierna struttura economica del piccolo stato, il cui spontaneo inserimento nell'Europa comunitaria deriva dalla florida tradizione comcerciale. La particolare situazione della ricerca geografica in Australia è esposta in un opuscolo a firma di O. H. K. Spate e J. N. Jennings (Australian Geography 1951-1971, a cura dell'Istituto dei Geografi Australiani, pagg. 28). L'Australia ha il massimo indice urbano della Terra ma, di converso, presenta fattori ambientali fortemente incidenti sulle attività umane; la colonizzazione recentissima ha fatto sì che le indagini per la conoscenza dei luoghi impegnassero i geografi come in altri paesi non si faceva più da tempo. L'utilizzazione del territorio, vuoi per l'insediamento, vuoi per le attività economiche, ha richiesto prestazioni di geografia applicata assai prima che questo termine venisse inventato. Può sorprendere che numerosi studi accademico-teorici sul territorio australiano sia~o per la· prima volta apparsi nell'ultimo ventennio, con un iter cronologico del paese, la cui originale personalità si comprende leggendo due lavori abbastanza recenti come Seaport Gateways of Australia di J. Bird (Melbourne, 1968) e The Tyranny of Distance di G. Blainey (Melbourne, 1966); la geografia australiana offre comunque allo studioso ed al lettore, negli anni più prossimi, un curioso miscuglio di tendenze classiche, vecchie o modernissime, ma per motivi pratici e contingenti, come s'è accennato. Ben diversa è la situazione nell'Unione Sovietica ove gli studi geografici sono fortemente finalizzati, specialmente se rivolti alla valorizzazione di vastissimi territori asiatici, talora ai limiti dell'ecumene. Un campionario eccellente è il volume distribuito a Montréal dalla delegazione sovietica, cioè un'edizione speciale dei Resoconti curati dall'Istituto di Geografia della Siberia e dell'Estremo Oriente (Academy of Sciences U.S.S.R. - Siberian Branch, Reports of the Institute of Geography of Siberia and the Far East, special issue for the XXII International Geographical Congress, Irkutsk, 1972 pagg. 172). Nel 1960 nacque ad Irkutsk il Dipartimento Siberiano dell'Accademia Sovietica delle Scienze, nel cui ambito l'Istituto iniziò allora a fornire alcuni contributi scientifici utili per promuovere un ulteriore sviluppo dell'Asia settentrionale. Ad Irkutsk da oltre un do:- dicennio i geografi lavorano in stretta collaborazione, sia che appartengano all'Accademia, sia alla Facoltà geografica dell'Università. D'altra parte una funzione coordinatrice è assolta dal ramo siberiano della Società Geografica dell'Unione Sovieti125

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