Geografia gradazione ambientale; tuttavia sono valide le osservazioni della cecoslovacca Sprincova (Tourism: one of the reasons far the devastation of the environment): il turismo di massa porta a notevoli guasti non solo dell'ambiente naturale, ma di regioni umanizzate anche vaste, attraverso la speculazione edilizia (il fenomeno più appariscente) ed i tanti effetti deleteri comuni ad un'elevata concentrazione umana, che favorisce un uso irrazionale di alcuni spazi. Quale sia il bisogno improcrastinabile di un'accorta pianificazione in questo campo è chiaro a molti italiani. I contributi di geografia agraria esprimono quasi concordemente la crisi che le attività agricole stanno conoscendo, specialmente in vaste zone americane ed europee, ove l'esodo rurale è massiccio. La crisi degli antichi insediamenti, la potente attrazione di alcune aree urbane sul contado circostante, in una parola il processo di deruralizzazione, sono fatti ben condensati dall'israeliano D. Amiran, ma essi ricorrono, in scorci regionali, nelle esposizioni di studiosi di nazionalità ed estrazione assai varia. Questi pro.:. blemi spiccano in un panorama geoagrario ricco di spunti anche classici, quali l'irrigazione, la formazione storica delle sedi rurali, le tipologie agrarie. Tra i numerosi contributi di geografia urbana quello del canadese G. A. Nader chiarisce il ruol0 della geografia nell'a.mbito degli studi sulle città. Un apporto di « concretezza territoriale» è essenzialmente dato dalla· geografia col tener conto della realtà esistente e della· sua formazione e col vàlutare le complesse interazioni fisiche, sociali e demografiche che si verificano in un territorio sede del fenomeno urbano; le stesse previsioni a breve o n1edio termine non possono basarsi su mirabolanti piani cli « riassetto» che non tengano conto delle presenze urbane esistenti. Gli interventi devono invece inserirsi nel contesto territoriale senza creare squilibri, anzi correggendo - per quanto possibile - quelli in atto. È ovvio che ciò è inattuabile se si prescinde da un'approfondita conoscenza delle regioni. Passando ad un tema più specifico, mi sembrano interessanti le considerazioni del bengalese N. R. Kar sulla patologia delle aree urbane nei paesi sottosviluppati; pur con dimensioni minori e meno drammatiche, non è difficile riconoscere nella congestione soffocante delle metropoli asiatiche o africane la presenza di fenomeni avvertibili in certe aree urbane meridionali (Napoli in primo luogo). Altri papers indagano le strutture urbano-sociali delle megalopoli americane e non infrequente è il ricorso alle gerarchie urbane, sia per i paesi afro-asia tici che per quelli europei o nordamericani. La regolare espansione delle città nell'Europa dell'Est è descritta dal cecoslovacco Blazek il quale, tuttavia, non può nascondere che anche in numerosi distretti urbani orientali sono presenti le anomalie e le patologie tipiche della civiltà industriale. Le commissioni ed i simposi fanno da corollario alle sezioni congressuali. Le prime sono dei gruppi di lavoro dell'Unione Geografica Internazionale che si occupano di aspetti particolari della geografia nei quattro anni intercorrenti fra 123
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