La politica estera dell'Italia fra le due guerre (II) anti-Komintern, aveva fatto capire a Ribbentrop che la sua oppos1z1one all'« Anschluss » si era considerevolmente attenuata? Il tentativo comunque non riuscì. Semmai servì a far esplodere il dissidio che covava nel gabinetto britannico fra Chamberlain e Eden, con le conseguenti dimissioni di quest'ultimo. Tuttavia, mentre la situazione austriaca precipitava, un certo riavvicinamento si registrò fra l'Italia e l'Inghilterra. Già le due nazioni, insieme alla Francia, avevano concluso, il 4 febbraio, un accordo per la lotta alla « pirateria » nel Mediterraneo 41 • Dopo l'« Anschluss » 42 , i negoziati procedettero più speditamente fino alla firma, il 16 aprile 1938, di un altro « Gentlemen's Agreement », noto anche come « Accordo di Pasqua », per la sistemazione delle pendenze esistenti fra i due paesi 43 • Ora, il pendolo italiano si era spostato dalla parte della Gran Bretagna. Ma non aveva finito di oscillare. In realtà anche il « Patto di Pasqua » era nato morto. E non solo perché la guerra spagnola continuava a proiettare la sua ombra sui rapporti anglo-italiani. L'« Anschluss » aveva portato l'Italia a contatto immediato con la Germania. E questo poneva nuovi problemi. In maggio Hitler, ricambiando la visita fattagli da Mussolini l'anno precedente, fece un viaggio in Italia, ricevendo accoglienze grandiose. Il 41 La questione dei sommergibili « pirati » che operavano al largo delle coste spagnole fu una delle più spinose di quel periodo, e dette luogo ad accuse e controaccuse fra tutte le parti interessate. La nazionalità di tali sommergibili non fu mai appurata. Molti storici sono tuttavia propensi a ritenere che si trattasse di sommergibili italiani. Questa ipotesi sembra confermata dal fatto che i loro attacchi cessarono quando unità navali italiane cominciarono a partecipare, insieme ad unità francesi e britanniche, al pattugliamento delle rotte lungo le quali essi operavano. 42 Schuschnigg, dopo l'incontro con Hitler a Berchtesgaden (durante il quale era stato sottoposto a fortissime pressioni), tentò di resistere proclamando, per il 13 marzo, un plebiscito che avrebbe dovuto sancire l'indipendenza austriaca. Il plebiscito non ebbe mai luogo. Schuschn1gg fu obbligato a dimettersi e il presidente Miklas fu costretto a nominare cancelliere il nazista Seyss-Inquart. Questi chiese l'intervento delle truppe tedesche, che il 12 marzo attraversarono la frontiera. Il giorno successivo, con una legge tedesca ed una legge austriaca, fu sancita l'unione dell'Austria alla Germania. 43 Questo accordo, che si richiamava al « Gentlemen's Agreement » del 1937, era basato su otto allegati ed uno scambio di note. Conteneva, fra l'altro, alcuni impegni di ordine militare (riduzione degli effettivi italiani in Libia, scambi di informazioni sui movimenti di truppe in Africa Orientale, libero uso del canale di Suez anche in tempo di guerra, intenzione dell'Italia di aderire al Trattato navale di• Londra, una soluzione di compromesso sul probkma dei volontari italiani in Spagna e loro ritiro alla fine della guerra civile) e di ordine politico (impegno dell'Italia a non cercare vantaggi territoriali, politici ed economici in Spagna, e impegno dell'Inghilterra ad adoperarsi per far riconoscere agli altri paesi la conquista italiana dell'Etiopia). Il fulcro di questo accordo era il regolamento della questione spagnola. Inoltre, esso avrebbe dovuto entrare in vigore dopo di un accordo simile franco-italiano, ma, poiché questo non ebbe luogo, l'Inghilterra si decise a farlo entrare in vigore lo stesso il 16 novembre. 115
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