La program1nazìone per Regioni un progetto speciale, uno dei 21, quello per il disinquinamento del golfo di Napoli. Lasciamo stare se questo progetto è nato sulla testa delle istanze democratiche locali; oppure se anche il Consiglio Nazionale delle Ricerche ritenga di essere in grado di porre mano a un progetto di questo genere, così come è stato approvato. Ma, preso per buono questo progetto speciale per il disinquinamento del golfo di Napoli, bisogna porsi anche il problema di come attivare a monte, in un certo senso, la produzione di prodotti per così dire antinquinamento. Cioè noi non pensiamo ad un progetto fine a se stesso, ma dobbiamo cercare di creare anche le condizioni perché, una volta esaurita la fase progettuale, .si sia in grado di entrare immediatamente nel vivo dell'attuazione concreta. Io mi avvio alla conclusione perché mi sembra che il mio tempo sia già scaduto. Vorrei tornare, brevemente, ad esaminare il rapporto Regioni-Sindacati, cosi chiaramente espresso dai sindacalisti che hanno qui parlato. Sul rapporto tra Regioni 1neridionali e sindacati, a me sembra che l'intervento di Trentin, soprattutto la sua conclusione, e quello in generale di Lama, abbiano dissipato molti equivoci. Ed è bene dirlo: questi equivoci, a mio personale avviso non sussistevano e non emergevano nemmeno dalle conclusioni e dallo stesso dibattito svoltosi a Reggio Calabria. Cioè noi possiamo concordare su questo punto, con il Presidente Contu, circa il sostanziale consenso sulle conclusioni di quel convegno. Quelle risoluzioni suonano critica al modo di procedere di questi ultimi anni, ed al metodo, che pure ha formato oggetto di molte critiche, e che ha caratterizzato anche il fallimento della politica di centro-sinistra a livello governativo. Se è vero tutto questo, come repubblicano sono ancora più d'accordo. Quelle conclusioni, come è stato opportunamente rilevato, suonano, in certo senso, anche come autocritica del modo in cui il n1ovin1ento operaio e sindacale si è posto in questi anni precedenti,, per poi passare alla recente affermazione circa la centralità del problema del Mezzogiorno rispetto anche alla politica contrattuale e delle riforme. Proprio Trentin, che abbiamo ascoltato con interesse in questa Conferenza, ha parlato a Reggio Calabria contro il settorialismo e il contrattualismo e, in definitiva, contro il corporativismo a fronte di una prospettiva di programmazione democratica. Che significa, allora, la richiesta di confronto diretto dei sindacati con gli enti di gestione? La risposta ad avviso dei repubblicani è negativa. Non si tratta, come ha affermato il Sen. Chiaromonte, di voler escludere il confronto solo perché così si « mancherebbe di rispetto » al Parlamento, né. perché esso attuato dai sindacati metalmeccanici - si 93
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