Il Comitatone alla prova sperato tentativo di trovare, anche con mezzi insulsi, uno spazio politico e una credibilità sempre più a sinistra. Questa posizione di netto rifiuto a qualunque dialogo o confronto viene pubblicamente manifestata dal Movimento Studentesco in un'assemblea all'Università Bocconi, in cui ha tenuto a riaffermare come sua prerogativa il fatto di essere l'unica componente viva dell'Università. È questa la poco incoraggiante anteprima della grande assemblea del 16 febbraio all'Università Statale. Davanti a questo primo importante confronto il Comitatone si presenta come unico elemento in grado di allentare la tensione della Statale e di sbloccare una situazione che i provvedimenti del rettore hanno tramutato in una polveriera. Se pertanto il Comitatone fallisce, o peggio si spacca, continuerà il braccio di ferro tra Movimento Studentesco e senato accademico e non sarà più possibile evitare lo scontro, e magari lo « scontro fisico ». Ed il rischio di una spaccatura del Comitatone, data l'estrema eterogeneità delle forze che ne fanno parte e delle idee e degli interessi che esse rappresentano, non è poi così remoto e improbabile. Non privo di significato è ad esempio il fatto che l'unica pubblica manifestazione di dissenso verso il Comitatone, da parte dei partiti che lo compongono, non sia venuta, come si temeva, dalla « sua ala destra», ma da un rappresentante del P.S.I., cioè da una « mezz'ala sinistra ». L'on. Artali in una lettera aperta alla Federazione Socialista, pubblicata ne « il Manifesto » del 10 febbraio scrive: « A cosa serve questo comitato milanese che ci vede al fianco del PLI, PRI, PSDI e DC a discutere di questioni non risolte né a Milano, né nel Paese a causa del contegno di queste stesse forze politiche? Qual è lo sbocco di una dialettica pseudo-parlamentare che si tenta di calare dall'alto nella Università con il sostegno dell'Autorità Accademica? ». La lettera ottiene, come prevedibile, il plauso del Movimento Studentesco, anche se ridimensionata, in termini non del tutto convincenti, dal Segretario Provinciale del P.S.I., Luigi Vertemati, che la defi~ nisce una semplice iniziativa personale dell'autore. A chi scrive l'episodio pare invece gravissimo. Il Movimento Studentesco, per parte sua, si prepara al confronto con il Comitatone solidamente arroccato sulle sue posizioni e tutto proteso alla mobilitazione dei suoi aderenti, non risparmiando durissimi attacchi a Vigezzi « provocatore reazionario », e al C.N.U. « sindacato giallo dei docenti ». Si giunge così alla fatidica assemblea del 16 febbraio, sul cui cli~a non ci soffermeremo dato che è stato ampiamente descritto da tutta la stampa quotidiana. Ciò che ci importa rilevare non è tanto la « temperatura » dell'Assemblea, o i suoi aspetti esteriori e folcloristici, quanto la sostanza .delle posizioni emerse e dei risultati ottenuti, ammesso che 73
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