Argomenti dollari del resto del mondo - il saldo si configura come una misura dell'assorbilnento da parte delle autorità monetarie estere, sia della base monetaria di nuova creazione, sia di quella già in circolazione; espresso sulla base della liquidità - che registra le variazioni delle disponibilità « liquide » di tutti gli operatori non residenti, pubblici e privati,- verso gli USA - il saldo si configura, salvo alcune frange contabili improprie, come una creazione di base monetaria nel sistema internazionale. Il continuo deflusso di dollari dagli Stati Uniti ha giocato indubbiamente un ruolo positivo, sia perché ha permesso di acquisire liquidità utile alle relazioni economiche internazionali in un periodo in cui sembravano minacciate da scarsezza di mezzi di pagamento, sia perché ba semplificato e facilitato tali relazioni col divenire prevalente strumento di regolamento universalmente accettato. A tali vantaggi però si sono associati pericoli certo non indifferenti e non solo ipotetici, ma effettivi: 1) pericolo di tensioni speculative tra il dollaro e al tre fon ti di liquidità; 2) pericoli di abbondanza di liquidità internazionale; 3) pericoli di subordinazione della variazione della liquidità internazionale alle manovre della politica economica e monetaria degli USA; 4) pericoli di non potere controllare i possibili effetti negativi di un mercato quale quello dell'eurodollaro; 5) pericoli di pressioni speculative su monete, non più contrastabili con gli strumenti ordinari (gioco dei tassi di interesse; riserve obbligatorie; operazioni sul mercato aperto; invito alle banche a regolarizzare le loro posizioni sull'estero, p. es.) di intervento 16 • Tutto ciò aveva indotto, sino alle decisioni del ferragosto 1971, una situazione nella quale gli Stati Uniti, vista la difficoltà a superare lo stato paradossale della propria_ economia segnata da stagnazione ed inflazione, subordinavano sempre più il problema dell'equilibrio esterno a quello della ripresa interna; ed il resto del mondo non osava chiedere la conversione in oro dei propri dollari, almeno per spingere gli Stati Uniti ad una maggiore considerazione delle conseguenze internazionali della loro politica interna, per timore di mettere in moto un meccanismo inarrestabile di fuga dal dollaro e di definitivo crollo del sistema. Permanendo pertanto una situazione quale quella descritta e ri<::onoscendo quanto la liquidità internazionq.le sia ancora debitrice più alla situazione effettiva del dollaro, pur con tutte le sue anomalie, che ad 16 Cfr. C. P. Kindleberger, Economia Internazionale, Etas Kompass, 1969; (parti V e VI). . 53
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==