Argo,nenti accennare alle caratteristiche fondamentali del F.M.I. posto a reggere il funzionamento del sistema stesso. Il Fondo Monetario Internazionale si inserisce, innanzitutto, in u.:i. quadro di finalità, esplicitamente richiamate, che afferma l'aumento del commercio mondiale essere condizione all'instaurazione ed al mantenimento di livelli elevati di occupazione e di reddito reale ed allo sviluppo produttivo dei partners ( art. 1 ). Per conseguire tali finalità e per contribuire al superamento del dilemma tra gli obiettivi interni delle politiche economiche nazionali e quello esterno dell'equilibrio della bilancia dei pagamenti, il FMI si pone quale strumento atto a promuovere la cooperazione monetaria internazionale. Si escludono perciò ]e possibilità di comporre il dilemma accennato mediante forme di aggiustamento automatico e spontaneo, quali quelle del gold standard o dei cambi fluttuanti. Nel primo caso, infatti, oltre che accettare di far dipendere l'espansione della liquidità internazionale dalla effettiva produzione di oro, rinunciando ad ogni correlazione con le esigenze del corretto esplicarsi dei regolamenti internazionali, si sarebbe anche accettato di vedere operare gli aggiustamenti delle bilance dei pagamenti attraverso variazioni dell'offerta di moneta, dei tassi di interesse, della spesa totale, dell'occupazione, del livello dei salari e dei prezzi; con l'evidente totale subordinazione del raggiungimento degli obiettivi interni di stabilità monetaria, piena occupazione e sviluppo a quello esterno dell'equilibrio della bilancia dei pagamenti. In regime di cambi -fluttuanti, per contro, il mercato valutario sarebbe posto nelle condizioni di equilibrarsi da sé mediante il meccanismo del prezzo, ed il variare del cambio rifletterebbe fedelmente la posizione dei conti con l'estero di ciascun partner; ma a prezzo probabilmente di una flebile promozione del commercio con restero, facendo prevalere l'altro corno del dilemma. La natura tendenzialmente _cooperazionale del Fl\111non si evince peraltro dalle affermazioni di principio contenute nell'art. 1, ma pure da tutta una serie di disposizioni. Così, per esempio in materia di controlli valutari, la cui abrogazione da parte dei membri, nel periodo transitorio, deve condizionarsi alla possibilità di equilibrare, senza restrizioni, la bilancia dei paga~ menti, in modo da non incidere esageratamente sul loro accesso al fondo, gravando in ultima anaiisi negativamente sulle dimensioni potenziali dell'aiuto reciproco. Così in tema di movimenti di capitali di cui si riconosce l'importanza, ma nel contempo l'opportunità di mantenerli sotto adeguato controllo quando non siano collegati ad operazioni correnti e possano ostacolare il corretto funzionamento del siste43
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