Nord e Sud - anno XX - n. 160 - aprile 1973

ARGOMENTI Il nodo monetario di Franco Bosello 1. La situazione monetaria internazionale si caratterizza ormai per una nota di profonda e generale incertezza. Questa trova conferma non solo nelle ben note vicende interessanti alcune delle principali monete, non escluso il dollaro giunto alla seconda svalutazione nell'arco di poco più di un anno; essa trova pure riscontro nelle tensioni puntualmente scaturite tra i partners nell'ambito delle trattative volte ad elaborare, proporre e rendere operative efficaci proposte di soluzione del nodo monetario attuale. Un giudizio di fondo è generalmente condiviso: la crisi manifesta da tempo caratteristiche di ordine strutturale che coinvolgano l'intero sistema. Le connotazioni più squisitamente economiche e tecniche, peraltro, sono intimamente connesse - secondo reciproci rapporti di causaeffetto - con gli aspetti di ordine sociale, politico e, non ultimo, ideologico relativi alle prospettive di sviluppo dei rapporti internazionali. In tale ottica, il momento monetario non può, in alcun modo, fare velo ai problemi di ordine reale che in termini sempre più complessi e talora contraddittori vengano segnando l'attuale fase storica. D'altra parte, anche, nell'ambito più strettamente economico la situazione è correttamente valutabile solo superando i dati di ordine meramente congiunturale. Può non essere, pertanto, inopportuno riconsiderare in misura sufficientemente- completa - anche se necessariamente sintetica, come negli intenti del presente articolo - le cause di fondo dalle quali trae origine l'insieme dei sintomi di malessere del presente contesto monetario internazionale. Formalmente la crisi del sistema si è aperta, come è noto, il 15 agosto 1971 quando il presidente degli Stati Uniti decise di sospendere << temporaneamente» la convertibilità del dollaro in oro. La decisione fu presa nel quadro di un « nuovo programma economico » volto a sbloccare una situazione interna per la quale, -nonostante una politica monetaria e fiscale altamente stimolante l'economia segnava un tasso moderato di espansione, insufficiente a riportare il sistema alla piena occupazione. 41

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