Cronache parlmnentari di bnbonimento e il divieto di utilizzazione della parte dell'area della terza zona industriale già imbonita; positivo è l'en1endamento proposto dalla Commissione per l'apertura delle valli da pesca; positive, molto positive, un complesso di altre singole norme che non sto qui ad elencare. Devo soggiungere che, su questa linea, preferirei anch'io che fossero posti sin da ora alcuni precisi divieti ad ulteriori investimenti nella petrolchimica di base e che fosse imposta l'eliminazione dell'impianto del gas fosgene se non risulteranno eliminati in modo assolutamente certi i rischi alle persone e alle cose. Positiva anche la disciplina, già introdotta in via di principio dal Senato e co,npletata opportunamente dalla Com-missione, intesa a consentire ai singoli proprietari di provvedere direttarnente alla conservazione e alla riparazione dei propri edifici con un contributo del quaranta per cento. Infatti, l'idea che le private abitazioni potessero essere conservate e riparate con il concorso di contributi soltanto se i lavori avvenivano da parte di un ente pubblico, significa bloccare ogni cosa e in ogni caso moltiplicare i costi, gli sperperi e gli abusi; e sarebbe assurdo pensare che un ente pubblico debba decidere sull'utilizzazione e sulla destinazione degli spazi di ogni privata abitazione, sui colori delle pareti e via discorrendo. Il contributo del quaranta per cento è a sua volta appena sufficiente a compensare i maggiori costi che tali opere comportano a Venezia in confronto, supponiamo, di Mestre, di Treviso o di Padova. Insufficiente invece la somma di trentatré miliardi e trecento milioni alla quale il complesso di questi contributi dovrebbe rimanere liniitato. . Si è parlato di una temuta speculazione edilizia. Osservo che il n. 6 dell'art. 13 del disegno di legge, nel testo della Co1nmissione, subordina il contributo all'utilizzazione diretta da parte del proprietario o alla locazione alle condizioni concordate con il Comune: condizioni già molto li-rnitative ed anzi troppo. E osservo inoltre che spetta allo strumento fiscale ricondurre allo Stato e agli enti locali una quota dei benefici che possano derivare da eventuali operazioni speculative, mentre per altro verso la prospettiva di uno stile economico può anche in questo caso essere incentivo legittimo per spingere i privati alle opere di risanamento e conservazione. Ricordo anche che dal 1° gennaio 1973, in aggiunta della normale imposizione sul reddito, esiste l'imposta sugli incrementi di valore degli imn1obili che, anche nei casi non speculativi, avoca una parte consistente degli incrementi dei valori imn1obiliari e assicura cosi ai comuni un gettito non irrilevante. Molte perplessità il provvedimento in esame determina invece per quanto riguarda le sue linee direttive. Dirò. anzi schiettamente, e me ne scuso, che il- provvedi.-rnento, che con1e ho detto merita tanto apprezza35
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