Mezzogiorno: le difficili scelte del 1973 una quota del complessivo sistema industriale meridionale notevolmente maggiore che nel Centro Nord. Ora, nel Mezzogiorno, il settore dei grandi impianti ha progredito negli scorsi anni e continuerà a progredire nei prossimi a ritmi che non risentono molto della congiuntura. In conclusione il Mezzogiorno costituisce una sezione dell'economia italiana che è molto meno sensibile alle variazioni congiunturali di quanto lo sia il resto del sistema; e ciò per il maggior peso che hanno i tre settori ora indicati: agricoltura, spesa pubblica, grandi impianti. Ora, quale effetto può produrre sull'andamento dell'economia meridionale un accentuarsi della ripresa che sembra delinearsi da qualche tempo, una ripresa che, in relazione a quanto ora detto, è dunque un fenomeno localizzabile essenzialmente nel Centro Nord? Vi sarà certo il rafforzamento delle unità medie e piccole esistenti nel Mezzogiorno e che appunto per la loro più recente costituzione, sono state messe dalla crisi in corso da qualche anno in difficoltà maggiori di quelle rilevabili nel complesso dell'industria esterna al Mezzogiorno. Si è però detto sopra che si tratta di unità non numerose; limitato sarà quindi il cambiamento cui esse daranno luogo nell'insieme della economia meridionale. Si potrebbe però pensare che una eventuale ripresa dovrebbe determinare una intensificazione del processo di creazione di imprese medie e piccole; e ciò per tre motivi: in primo luogo è grandemente ridotta la disponibilità di forze di lavoro nelle regioni esterne al l\1ezzogiorno, in secondo luogo la legge ottobre 1971 n. 853 ha aumentato gli incentivi ottenibili dalle aziende medie e piccole e, infine, i fenomeni di congestione manifestatisi in alcune aree del Centro Nord vi hanno diminuito la convenienza ad investire. Questo effetto però non può non essere atteso nel 1973. Occorre infatti tener presente che esistono oggi nel sistema industriale italiano notevoli quote di capacità produttive non utilizzate e che altre capacità si vanno formando nelle imprese esistenti per effetto della ricerca dei più alti livelli di produttività richiesti dagli ultimi contratti; si deve quindi escludere che nel giro di pochi mesi tali capacità vecchie e nuove possano essere pienamente uti_- lizzate, decisioni di investimento al Suçl vengano prese e tali decisioni abbiano un inizio di esecuzione. Un importante effetto prodotto nel Mezzogiorno da una ripresa generale sembra quindi debba essere ancora una volta quello di un 17
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==