Nord e Sud - anno XX - n. 159 - marzo 1973

, Argomenti Non si può concludere una nota sul ruolo delle imprese pubbliche nella nostra economia senza fare almeno un breve riferimento all'ultima questione sorta in ordine temporale: la ristrutturazione della Montedison. Sotto molti aspetti la questione Montedison è, infatti, indicativa del modo in cui sono state concepite fino ad oggi le imprese pubbliche, mentre la soluzione a cui si appronderà sarà parimenti indicativa dell'indirizzo che verrà ad affermarsi in futuro. Anche per la Montedison, si tratta di una partecipazione statale acquistata attraverso un'operazione di salvataggio, e delle più costose. Di fronte alla crisi del gruppo e apparentemente con l'obiettivo di acquistare un nuovo settore di controllo neìl'economia, nel 1968 l'ENI viene autorizzata ad acquistare un pacchetto di azioni Montedison che gradatamente si accresce nel corso degli anni. Finché si giunge alla situazione attuale in cui la partecipazione di due enti di gestione pubblici, ENI e IRI, al capitale della Montedison raggiunge il 19,6%, contro una partecipazione dei maggiori azionisti privati del 13,1 % e una molteplicità di piccoli azionisti che non sono in grado di influire sulla gestione della società. Lo Stato ha, dunque, acquistato una nuova importante partecipazione; ma l'ha acquistata ancora una volta a caro prezzo se si pensa alla recente svalutazione del capitale MONTEDISON. Nonostante tanto impegno da parte pubblica, la nuova partecipazione non ha ancora trovato un assestamento che consenta di utilizzarla e manovrarla ai fini pubblici. Essa, infatti, non è entrata a far parte del sistema delle partecipazioni statali ma si è voluta cercare una soluzione diversa. La proposta rimasta in discussione per qualche tempo e suggerita dal CIPE prevedeva la costituzione di un sindacato di controllo a cui avrebbero partecipato in posizione paritaria l'ENI e i principali azionisti privati, mentre l'IMI avrebbe svolto la funzione di mediazione tra i due gruppi. Nonostante una simile proposta fosse criticata da molti come sostanzialn1ente lesiva degli interessi pubblici, essa è stata rifiutata recentemente dagli stessi gruppi privati e la soluzione dell'intero problema rimane di là da venire. Non vi è dubbio che tutto quanto abbiamo affermato finora sulla necessità di una revisione e di un cambiamento nel ruolo dell'impresa pubblica rimarrà lettera morta se di fronte al problema MONTEDISON non si riuscirà neppure a trovare una soluzione che rispetti il peso dell~ partecipazione pubblica. 95 •

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