Nord e Sud - anno XX - n. 159 - marzo 1973

Giornale a più voci è che potrebbero, un giorno, venire confusi con la « canaglia », con gli « operai ». La natura « razzista» e non « classista» di questo tipico esempio di giovane fascista milanese è dimostrata, oltre che dalle scritte con cui istoriano i muri del centro cittadino ( « Ebrei il forno vi aspetta», « Hitler ritorna» ed altre atrocità del genere) dalla tattica di aggressione adoperata. Il nemico, cioè la vittima, che transita da quelle parti, non è individuato attraverso i nomali sistemi di identificazione( il nome, il riconoscimento personale, ecc.) ma dalla sommaria valutazione dell'abito che indossa, dalla lunghezza dei capelli, dalla presenza o meno della barba. La presunzione mentale stabilita da questi delinquenti è che chiunque indossi un maglione o una sciarpa rossa non appartiene alla loro razza, ma alla « canaglia » e quindi, proseguendo nel delirio logico, è necessaria1nente un comunista. Orbene questi personaggi da lungo tempo stazionano nel centro della città, da lungo tempo aggrediscono, bastonano, accoltellano e ,sfregiano cittadini, il più delle volte ignari ed inermi. I nomi di costoro sono noti, i loro volti conosciuti, eppure sono sempre in circolazione, la pubblica autorità così solerte ad emettere mandati di cattura contro i gruppettari di sinistra, non ha ancora ritenuto di dover intervenire per sciogliere questa associazione di malavita. Non vorremmo che questa situazione assurda sia l'ultimo prodotto della dottrina degli « opposti estremismi». Si dimentica troppo spesso, infatti, che nel sistema costituzionale del nostro paese, risuscitato dalla Resistenza, un solo estremismo è possibile, quello di sinistra, che è peraltro caratteristico di tutti i paesi occidentali, in quanto quello fascista non è ammesso, è vietato, non deve esistere. Qualora quest'ultimo venga riconosciuto viene messo in luce un altro aspetto, che distingue la violenza fascista da tutte le altre violenze e che è stato la caratteristica di tutti i fascismi di tutti i tempi e di tutti i paesi: la violenza fascista si dispiega e si afferma solo dove e quando gode della benevole indifferenza o peggio della complicità dei pubblici poteri. Milano civile e democratica attende una smentita dallo Stato per non avere un'ulteriore conferma dalla storia. MICHELE RIBUTTI 53

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==