Editoriale Ancora sconcertante sembra l'atteggiamento dei socialisti. Specialmente per quanto riguarda la scelta della loro collocazione nelle maggioranze che concorrono a formare le aniministrazioni locali. Si direbbe che essi non abbiano compreso quanto ha influito sulla crisi della politica di centro-sinistra la loro pretesa di poter amministrare comuni, province e anche regioni con i comunisti quando una maggioranza frontista è alternativa rispetto ad una maggioranza di centro-sinistra; di potersi concedere per una maggioranza di centro-sinistra quando questa risulta la sola possibile; e magari di condizionare la formazione delle maggioranze di centro-sinistra all'esclusione dei socialdemocratici quando questi ultimi non risultano determinanti. E si direbbe pure che essi non si rendano conto di quanto il « dialogo » per il « ritorno critico » alla politica di centro-sinistra sia ritardato, se non compromesso, quando la scelta di questa politica viene rinnegata nei fatti là dove la cosiddetta disponibilità socialista viene niessa alla prova nei comuni, nelle province, nelle regioni. Si sono verificati proprio in queste settimane taluni casi nei quali i socialisti hanno voltato le spalle alle occasioni di far valere la loro disponibilità per maggioranze di centro-sinistra nelle amministrazioni. E ha ben ragione Craxi, che, a proposito dell'intenzione manifestata dai socialisti di entrare, con i comunisti, già detentori di una maggioranza assoluta, nella giunta regionale dell'Emilia, rileva che tale intenzione non è coerente con la politica _ della disponibilità per il centro-sinistra che il Congresso di Genova ha dichiarato di voler adottare. Ma nel momento in cui gli autonomisti sollevano la questione della inutilità o dannosità di una partecipazione socialista alla giunta di Bologna, il discorso necessariamente si allarga ai casi provinciali e comunali nei quali la disponibilità per il frontisino prevale, tra i socialisti, sulla disponibilità per il centro-sinistra. Tali casi, del resto, sono già oggetto di riunioni fra i respons'abili per gli enti locali dei partiti di centro-sinistra. Se queste riunioni, però, dovessero dar luogo a risultati non soddisfacenti, le conseguenze frenanti sul « dialogo » si farebbero però sentire anche più di quanto già non si siano fatte s·entire. Proprio tra la prima e la seconda di queste riunioni sono sopravvenute, infatti, le notizie relative alla disponibilità 3
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