Francesco Compagna polverizzazione delle imprese private nel settore delle industrie alimen- . tari si devono contrapporre interventi di razionalizzazione da parte delle aziende a partecipazione statale (in questo, sono perfettamente d'accordo con l'onorevole Gambolato ). Qual' è la via della razionalizzazione? I o credu che, dai legami di interdipendenza fra i diversi comparti dell'industria alimentare, derivi l'esigenza che tutte le iniziative delle partecipazioni statali in questo settore siano accentrate e coordinate da un solo ente di gestione: l'EFIM o la SME? Il fatturato della SME nel solo campo alimentare supera i 300 miliardi. Le aziende che fanno capo alla SME presentano dimensioni ragguardevoli e vantano quote di mercato che, per alcuni prodotti, sono quote di leadership. Nell'ambito della SME sono entrate le marche di maggiore prestigio che coprono, con la loro gamma produttiva, quasi l'intero arco delle produzioni alimentari. Dunque, è la SME che deve essere, a mio giudizio, la finanziaria di settore delle partecipazioni statali. Sono appunti, onorevole ministro, ai fini di un riordinamento delle partecipazioni statali, che si rende necessario per evitare la sovrapposizione e corr1mistione di funzioni di cui dicevo prima. All'EFIM la metallurgia non ferrosa, se volete; alla SME, l'industria alimentare. Ma naturalmente occorre che la strategia della SME sia. precisata. Certo, delle società ex elettriche, è proprio la SME - mi pare - che, dopo quanto si è appreso della Edison e della Centrale, può vantare una condotta non biasimevole, se non addirittura lodevole. Ma gli interventi della SME solo in un secondo morrJ.ento, da multisettoriali che erano in un primo momento, si sono prevalentemente orientati verso il settore alimentare; e sono rimasti, tuttavia, interventi di carattere pura111.entefinanziario e di portafoglio. Ora, se la SME deve diventare la finanziaria di settore per l'industria alimentare a partecipazione statale, deve coordinare le attività delle aziende che ad essa fanno capo (alcune delle quali sono abituate da se1npre a vivere in aspra concorrenza fra loro); deve elaborare una strategia di gruppo; deve ricondurre a questa strategia i co1nportamenti dei suoi partners operativi e deve liberarsi di una serie di partecipazioni, come quelle nel settore siderur- · gic , cementiero, immobiliare, accessoristico, che potrebbero trovare una più logica sistemazione presso altri enti di gestione o presso altre finanziarie dello stesso ente - l'IRI - nel cui ambito rientra la SME. Tenuto coto di queste considerazioni, confermo le 1nie riserve nei confronti dell'articolo 3 di questo disegno di legge; e più in generale nei confronti della presenza 'dell'EFIM nel settore agricolo-alimentare. 34
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