Cronache parlamentari carte dell'EFIM siano in regola anche dal punto di vista delle scelte settoriali che qualificano le sue scelte territoriali. Noi repubblicani abbiamo già deplorato in varie occasioni non solo la tendenza 1a tenere in piedi industrie che perdono oggi, ma anche e soprattutto la tendenza a creare industrie che perderanno domani. E se nel Mezzogiorno, con l'EFIM o senza l'EFIM, si dovessero creare industrie destinate a perdere, ognuno di voi può fin da ora valutare quali effetti scoraggianti ne deriverebbero per quelle imprese private che si vogliono incoraggiare a scendere nel Sud. Direi che dopotutto, il monumento a Garibaldi che si vuole erigere a Marsala sarebbe meno dannoso di ogni industria destinata a perdere domani! Già co1ninciano a serpeggiare discorsi che ci preoccupano, proprio perché alimentano la sfiducia nelle prospettive dell'industrializzazione del Mezzogiorno e si fondano su veri o più spesso presunti fallimenti di questa o di quella iniziativa. È vero, si ironizza sulle troppe raffinerie create nel Mezzogiorno, come se poi non se ne fossero create troppe anche nel Nord; ma certo non ha giovato alla causa dell'industrializzazion.e meridionale la forzata e non ancora risolta :vicenda del quinto centro siderurgico, per il quale si è voluta scegliere nel Mezzogiorno una localizzazione tra le più discutibili per le controindicazioni tecniche ed econoniiche che presenta rispetto ad altre localizzazioni, pure meridionali. Si deve infine tener conto di un pericolo, da me stesso denun.ciato nella relazione al bilancio del ministero delle partecipazioni statali. E cioè, che, con l'alibi della industrializzazione del Mezzogiorno, si voglia giustificare una sovrapposizione e commistione di funzioni fra gli enti di gestione, onde un ente di gestione minore può essere spinto ad operare in settori nei quali già più efficacemente opera un ente di gestione maggiore. D'altra parte, quando si è avviato in Commissione il dibattito sui fondi di dotazione dell'EGAM e dell'EFIM, noi abbiamo inviato una lettera al ministro delle partecipazioni statali per sollecitare chiarimenti ed assicurazioni sui conti economici delle imprese che fanno capo all'EGAM e all'EFIM. Il ministro è stato solerte, gliene do atto, nel fornire tutti i chiarimenti e tutte le'· assicurazioni possibili e soprattutto il ministro ha convenuto con noi sillla opportunità di inserire nei disegni di legge sull'aumento dei fondi di dotazione un articolo (l'articolo 2 del disegno di legge che stiamo discutendo, nel testo della Commissione.) che imponga agli enti di gestione il dovere della presentazione anJJ-uale di un dettagliato rendiconto patrimoniale ed economico, allegandovi uno stato patrimoniale ed un conto economico consolidato di tutte le imprese direttamente o indirettamente controllate, formulati, questo stato patri29
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