Nord e Sud - anno XX - n. 159 - marzo 1973

Oneri sociali e Mezzo giorno contrattuali - sia un'operazione corretta. Il costo-opportunità del lavoro è, infatti, certamente inferiore al salario corrente in presenza di larghe fasce di disoccupazione e sottoccupazione. La misurazione del prezzo-ombra del lavoro al Sud non è stata neppure t~ntata. Ma è molto probabile che la differenza tra costo del lavoro in termini di salario corrente e costo del lavoro in termini di salarioombra sia considerevole. Quanto più vicino è il tenore di vita del sottoccupato a quello del lavoratore pienamente occupato, tanto più basso sarà il costo reale .per la collettività nel dare stabile occupazione al sottoccupato. Anche se tale costo non sarà zero, non è impossibile che esso rappresenti meno della metà del salario corrente. La fiscalizzazione degli oneri sociali, riducendo sensibilmente il costo del lavoro (che costituisce un peso non indifferente sui costi totali di produzione specie per le imprese di media e piccola dimensione), dovrebbe ricostituire un sufficiente margine di profitto e dare impulso a una politica degli investimenti, da cui ovviamente dipende l'utilizzazione della mano d'opera. Le misure di fiscalizzazione sono dirette a stimolare il fattore lavoro; ma esse devono in pari tempo (attraverso appunto l'ampliamento dei margini di profitto) favorire il potenziamento della struttura produttiva a più alta intensità di lavoro, facendo in modo, attraverso la razionalizzazione del settore di appartenenza, che essa sia sempre adeguata al livello tecnologico mediamente prevalente nel settore stesso, sia all'interno che all'esterno, e ciò per evitare la formazione o la sopravvivenza di imprese che non reggerebbero a1la concorrenza 7 • Ma attenzione: la fiscalizzazione non sia estesa al Nord, dove porterebbe a un ripetersi degli avvenimenti del 1969-70, ammesso naturalmente che riuscisse a riavviare una vigorosa ripresa degli investimenti in quell'area. Se la stagnazione in Italia è dovuta alla piena occupazione al Nord di quelle classi di lavoratori che rispondono alla domanda della industria, sarebbe, invero, un errore credere che il processo di sviluppo possa riprendere attraverso la fiscalizzazione degli oneri socfali annui al Nord. Le conseguenze di una misura siffatta - in presenza del meccanismo di sviluppo che ha caratterizzato l'economia italiana durante il passato decennio - si risolverebbero nello spingere le imprese a richiedere ancora forza 7 Cfr. A. TESTI, « Fiscalizzazìone » _e Mezzogiorno, in « Nord e Sud», maggio 1971. 25

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