Oneri sociali e Mezzogiorno I nomia come l'italiana: da una parte, le scadenze costituite dall'attuazione di indilazionabili riforme e, dall'altra, i problemi di controllo immediato di un'economia aperta al commercio mondiale. Questi ultimi problemi si intrecciano, dunque, a quelli di lunga scadenza, ma non è chi non veda (insegnino le esperienze dell'ultimo decennio) che unicamente sulla strada della corretta e tempestiva impostazione dei problemi di lungo periodo e possibile il raggiungimento di un reale e duraturo equilibrio fra la domanda e l'offerta globale delle risorse delle quali dispone e potrà disporre il nostro paese. È-dimostrato da numerosi e attendibili studi 2 che in Italia l'aumento del livello generale dei prezzi non è dovuto a un eccesso di domanda interna rispetto all'offerta. Spesso esso è dovuto a un rincaro dei costi di produzione, che può consistere in un aumento del costo delle materie prime (prezzi internazionali) e del lavoro. Ma più di frequente è l'aumento dei prezzi in alcuni settori - per es.: il settore dell'edilizia - che provoca una tensione, anche indiretta, dei prezzi in tutto il sistema. Per quanto attiene a quest'ultima causa, due fenomeni sembrano a nostro avviso rilevanti per. l'Italia: a) un grave squilibrio strutturale dell'offerta globale rispetto alla domanda globale, nel quale giuocano anche cospicui elementi di rendita; b) l'aumento dei margini nella fase della intermediazione distributiva. Non siamo in grado di precisare esattamente in quale misura la redistribuzione del reddito nazionale a favore dei salari, che è stata notevole (incrementi dell'ordine del 23% all'anno dal 1969), abbia agito sui prezzi, ma non pare dubbio che essa - soprattutto a causa dell'indebolimento dell'effetto calmieratore della concorrenza estera, in quanto i prezzi esterni sono saliti più dei nostri - abbia giuocato un ruolo tutt'"altro che trascurabile 3 • È comunque sicuro che la redistribuzione del reddito nazionale a favore dei salari ha avuto importanti conseguenze sull'anzidetto squilibrio fra domanda e offerta globale, e, in particolare, nella situazione economica meridionale. Questa circostanza fornisce il presupposto dal 2 Cfr. il « Rapporto del gruppo di studio sui ,problemi di analisi economica e di politica economica a breve termine» compiuto presso l'ISCO dagli economisti Izzo, Pedone, Spaventa e Volpi per conto del Ministero del Bilancio. Cfr. anchl! BOGNETTI,CAMPAed altri economisti,. Lezioni di poJitica economica in Italia, Milano, 1972, e A. GRAZIANI, Un decennio di attesa, in « Nord e Sud», gennaio 1970. 3 Cfr. BOGNEITI,CAMPAed altri economisti, Op. cit., pag. 18 e segg. 17 -
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