Tullio D'Aponte sporre di adeguate attrezzature di banchina e di deposito, il traffico portuale dei cereali possa attivare una corrente commerciale particolarmente consistente che se non si provvedesse per tempo ad attivare verso lo scalo napoletano potrebbe seguire altre direzioni concorrenziali. Il che non sarebbe auspicabile non soltanto in considerazione dell'importanza che questo traffico assume nell'economia del porto di Napoli, ma anche perché l'attuale struttura del sistema portuale italiano non presenta alcuna situazione di sotto utilizzazione degli impianti per la ricezione delle granaglie, talché l'eventuale potenziamento di attrezzature già al massimo del livello d'impiego non farebbe altro che creare ingiustificate situazioni concorrenziali. D'altra parte è proprio nel Mezzogiorno che gran parte dei consumi di cereali d'importazione finiranno col determinarsi, specialmente allorquando saranno realizzati i previsti progetti speciali per la zootecnia che la Cassa dovrà attuare in rapporto alle determinazioni del CIPE 5 • Anche per lo sbarco dei frutti esotici il potenziamento dei traffici è stretamente legato al problema della realizzazione di banchine specializzate. Il movimento attuale (essenzialmente banane) oscilla intorno alle centomila tonn. annue, ma sarebbe suscettibile di notevoli incrementi qualora si potesse disporre di adeguate attrezzature. Infatti, dopo la liberalizzazione del mercato, sottratto al regime di monopolio pubblico, il consumo è fortemente cresciuto, specialmente per quanto concerne il prodotto proveniente dalla vicina Africa. La posizione geografica di Napoli, il suo mercato, la vicinanza con un altro ampio mercato di consumo, quello romano, condizioni climatiche molto favorevoli, insieme ad un'adeguata organizzazione ricettiva, dovrebbero essere fattori geografici di considerevole peso per l'incremento dei traffici. Contrariamente per il carbone: l'attuale spazio portuale destinato a questa merce potrebbe rapidamente risultare esuberante ed essere destinato ad operazioni commerciali legate ad altri traffici. Ciò perché il consumo del carbone è in continua diminuzione ed i prelievi sono limitati quasi esclusivamente agli impianti del gasometro urbano che, in un breve volgere di tempo potrebbe configurarsi in conduzione obsoleta rispetto all'energia pulita, ed a buon mercato, costituita dal gas metano. D'altra parte, anche i consumi delle Ferrovie dello Stato, legati all'impiego di vecchie veporiere per servizi ausiliari del mavimento ferroviario, appare sempre più limitato in conseguenza del progressivo utilizzo di motrici diesel. s Progetti speciali adottati dal CIPE nella seduta del 4 agosto 1972 riguardanti la produzione intensiva della carne in Calabria, Basilicata, Puglia, Campania, Molise, Abruzzo e Lazio. 78
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