Nord e Sud - anno XX - n. 158 - febbraio 1973

Tullio D'Aponte trezzature intese a favorire quei traffici che già attualmente fanno capo a Napoli provenendo da alcune regioni del settentrione. Il futuro del porto. - Nello schema di Piano Regolatore Generale del porto 12 lo scalo napoletano viene considerato come « elemento della strategia per la crescita economica e civile del Mezzogiorno e della Campania » oltre che come « elemento per il riordino dell'assetto urbanistico dell'area napoletana » 13. In effetti, la funzione portuale risulta strettamepte connessa con l'espansione economica della regione e dello stesso territorio meridionale, nella misura in cui il traffico marittimo è l'espressione concreta della vitalità del tessuto produttivo che si serve del porto per l'importazione di materie prime e di semi-lavorati e per l'esportazione di prodotti agricoli ed industriali. Quanto alla seconda affermazione, relativa al generale riordino dell'assetto urbanistico del napoletano, c'è da osservare come l'attuale situazione della disponibilità di spazi portuali ponga il problema dell'espansione dagli stessi, che può essere realizzata soltanto attraverso un'operazione di razionalizzazione e di diversa destinazione della fascia immediatamente contigua al recinto del porto 14 • D'altra parte, l'evoluzione recente del trasporto marittimo e la geografia della circolazione costituiscono dei fattori ai quali è indispensabile riferirsi per impostare in termini realistici il pano di sviluppo portuale. Alla tendenza in atto, costituita dal continuo incremento del tonnellaggio unitario delle navi, i porti devono pote~ rispondere con l'offerta di punti di ormeggio forniti di fondali sempre maggiori e di banchine attrezzate in rispondenza alla qualificazione dei singoli settori merceologici di traffico. Nello stesso tempo, lo sviluppo delle forme di trasporto integrato e combinato richiedono spazi sufficientemente ampi per consentire il deposito e lo smistamento delle unità di carico, insieme ad attrezzature di banchina appositamente progettate. Tutto ciò finisce col limitare considerevolmente le possibilità di flessibilità funzionale degli ormeggi, creando situazioni strutturali piuttosto rigide, dipendenti dalla specificità delle attrezzature rispetto alla tipologia delle singole operazioni di banchina. Nello stesso tempo, l'incremento continuo del traffico merci che segue la via marittima, insieme all'esigenza di assicurare una 12 Il nuovo Piano Regolatore Generale del Porto è stato adottato dall'E.A.P. il· 14 maggio 1970. 13 Rivieccio R., P.R. di Napoli, P.R. del Porto, in La rivista del porto di Napoli, anno V, n. 27, Napoli 1970, pag. 5. · 14 Per l'acquisizione di 100.000mq. di aree urbane, edificate, il Comune ha preventivato un prezzo di L. 180.000per mq. 86

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