Nord e Sud - anno XX - n. 157 - gennaio 1973

Pasquale Coppola della distribuzione postale veloce. Specie per i giornali della capitale, la più efficiente rete di inviati e corrispondenti e la maggior vicinanza ai centri fondamentali della vita politica ed economica del paese è spesso motivo di preferenza nei confronti di una stampa quotidiana meridionale assai meno « scattante» e poco soddisfacente anche su quel terreno della cronaca locale che la potrebbe trovare vincente. Per nulla secondario appare il problema del contributo modesto che le aziende giornalistiche del Sud traggono dal gettito pubblicitario. Anche se « Il Mattino » e « La Gazzetta del Mezzogiorno », tramite la PQS, attingono al grosso giacimento della SIPRA-RAI, in realtà le carenze strutturali dell'economia meridionale non consentono introiti massicci da questo lato ed il totale del movilnento pubblicitario della stampa del Meridione è inferiore al 5 % di quello nazionale. Un'ultima constatazione riguarda il prezzo del giornale. Benché questo non rappresenti oggi che una quota, quasi mai la maggiore, del costo effettivo del quotidiano, la sua incidenza è assai più alta là dove, come nel Meridione, il livello dei redditi resta più modesto. E non deve meravigliare quindi che una copia di giornale trovi in genere nel Sud un numero di lettori doppio di quello che riscontra nel resto del paese. I lettori del Sud, a parte il peso di un .certo tipo di abitudini di lettura, si dif~ndono così dall'alta incidenza di un prezzo politico imposto che andrebbe forse utilmente rivisto e differenziato. Secondo Ignazio Weiss la limitata diffusione dei giornali del Sud può significare che questi sono scarsamente interes_santi e sono, in sostanza, fatti male. « Se i quotidiani stampati nel Mezzogiorno fossero meglio rispondenti alle esigenze dei lettori 1neridionali, non si spiegherebbe perché meno della metà dei lettori preferisca giornali provenienti da al tre regioni » 4 • Questo vuoto di capacità deriva, come s'è visto, dalla combinazione di difficoltà imposte dal mercato locale ad aziende pseudo-giornalistiche e viene esaltato da Una volontà politica di « oscurità », creando le premesse per la colonizzazione cartacea del Meridione. L'offensiva della stampa centro-settentrionale incide in maniera uguale tanto sul mercato dei quotidiani del mattino che su quello dei giornali della sera. Essa si è accaparrata stabilmente 45 lettori su 100, con punte massime in Molise, Basilicata e Calabria, regione quest'ultima che conosce anche una penetrazione da oltre lo stretto ad opera della « Gazzetta del Sud »: Per valutare in pieno gli effetti di distorsione di quest'apparato car4 I. Weiss, Politica dell'informazione, Milano, Comunità, 1961, p. 181. 94

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