Francesco Conipagna interpretazione della formula dei « progetti speciali» che è stata accreditata quando la legge fu discussa e approvata. Poiché questi ultimi non scarseggiano, il pericolo di un declassamento della· preannunciata politica dei « progetti speciali» a « frammentaria e casuale serie di opere pubbliche » non è da sottovalutare. Ma, se le più interessanti idee di progetto dovessero rapidamente diventare progetti veri e propri; e soprattutto se altri progetti cui fosse conveniente riconoscere un valore strategico, e consigliabile attribuire un alto grado di priorità, dovessero sopravvenire, sia pure tardivamente rispetto alle attese e agli am1nonimenti che avevano accompagnato la gestione e la nascita della nuova legge, l'aggiornamento dell'intervento straordinario potrebbe cominciare finalmente a delinearsi. Senonché, entra in gioco, a questo punto, la seconda preoccupazione fatta valere dalla mozione dei deputati socialisti. Circa la metà dei fondi stanziati con la legge n. 853 è stata in1pegnata nel « completamento » di opere già avviate prima dell'approvazione della legge; e un'altra quota notevole di questi fondi è stata destinata all'esecuzione di opere che non erano state già avviate, ma risultavano con1prese in programmi che la Cassa aveva già preso in considerazione e che, anche quando utili in sé e per sé, non possono esserlo quanto lo sarebbero opere inquadrabili in veri e propri « progetti speciali». Quindi non ci sono più congrui mezzi disponibili per altri « progetti speciali » che siano degni di questo nome. Che dire e che fare? Da un lato riscontriqmo che si è arrivati impreparati al momento dei « progetti speciali»; e dall'altro lato che si è voluta affrettare la destinazione dei fondi stanziati dalla nuova legge per consentire alla Cassa di spendere, come ha detto l'onorevole Taviani, circa 60 miliardi al mese, con positivi effetti anticongiunturali direttamente nel Sud e indirettamente nel Nord e con una dimostrazione di efficienza nei confronti dell'amministrazione ordinaria, che incontra tante difficoltà a promuovere la spesa per investimenti pubblici. Di conseguenza già si pone il problema di un rifinanziamento della legge n. 853, se si vuole che nuovi « progetti speciali » di valore strategico risultino finanziabili. La mozione dei deputati socialisti si conclude appunto con la sollecitazione al rifinanziamento. Ma un rifinanziamento potrebbe giustificarsi solo in presenza di « progetti speciali » già formulati; e del tutto· convincenti sia per i loro requisiti di intersettorialità o interregionalità, sia per il valore strategico che dovrebbero poter vantare in quanto scelti e predisposti secondo le indicazioni di metodo precisate a Bari ( « Giornata 66
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