Nino Novacco necessità di porre rhnedio alla situazione di « dualismo » che caratterizza l'Italia, in una prospettiva di crescita di tutto il Paese per renderlo più simile all'Europa di quanto oggi non lo siano taluni isolati « vertici», si potrebbero certo raggiungere in tutto l'apparato produttivo effetti diffusi di espansione, con funzioni, insieme, congiunturali e strutturali. Analoghe politiche potrebbero e dovrebbero avviarsi con riferimento ai problemi sanitari e previdenziali: azioni coordinate in questo campo potrebbero dar luogo ad una domanda a soddisfare la quale - si pensi solo alle attrezzature chirurgico-medicali di ogni tipo - concorre oggi in assai larga misura, come in troppi altri settori, l'offerta estera. Una politica generale di ammodernamento del nostro sistema di trasporti (purché si sia capaci anche qui di superare le remore che hanno avvilito e svilito i programmi al comparto ferroviario, o che tanto hanno rallen.tato le iniziative del settore aeronautico) potrebbe dar luogo ad una domanda - si pensi solo ai problemi dei trasporti pubblici urbani e metropolitani - che giustificherebbe sviluppi produttivi consistenti e di carattere innovativo rispetto alle tendenze spontaneamente espresse dal mercato. Allo stesso 1nodo, una politica rivolta ad anzmodernare le nostre pubbliche amministrazioni - Stato, Region.i, Provincie, Comuni, Enti e così via - dotandole di strumenti moderni di gestione, di conoscenza, di prestazione di servizi, potrebbe giustificare iniziative significative nei settori dell'hardware e del software. Informatica, telecomunicazioni, elettronica, mezzi di trasporto, apparecchiature tecnico-scientifiche - per non pàrlare della ricerca scientifica e tecnologica, o della lotta all'inquinamento - appaiono perciò campi in cui la domanda pubblica potrebbe svolgere un ruolo di orientamento e di stimolo della produzione, offrendo le prospettive di una domanda certa e in larga 1nisura di tipo nuovo. Anche senza voler pensare a tutti gli acquisti diretti delle Pubbliche Amministrazioni, e che vanno dai tessili agli alimentari, dai prodotti più comuni a quelli più specialistici, è possibile individuare una vastissim:i gamma di beni - ed un discorso analogo potrebbe svilupparst per taluni servizi - nei confronti dei quali i pubblici poteri potrebbero avere un ruolo essenziale. Nulla impedisce, d'altra parte, di pensare che l'approvazione da parte del CIPE di taluni programmi, siano essi quelli delle Partecipazioni Statali, o « blocchi di investimento », o «pacchetti», o « piani promozionali di settore », possa essere colta come l'occasione per valutare - a condizione che sia definita una precisa scelta di tempi - i « bloc48
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