Nord e Sud - anno XX - n. 157 - gennaio 1973

Nino Novacco Questa lunga pre1nessa è apparsa necessaria per definire la portata di una crisi a spiegare in termini sintetico-politici le origini e le caratteristiche della quale non ci sono di molto aiuto - con tutto il rispetto che è dovuto a pazienti esegeti ed impazienti « congiunturisti » - contraddittori dati ed in.dici relativi agli ultùni anni, quando non addirittura agli ultimi mesi. Si tratta infatti di una crisi strutturale, che non può essere esaminata sotto un'ottica meramente «congiunturale», né conseguentemente affrontata solo con gli strumenti tipici di tali politiche. Certo, essa si colloca in un momento in cui i fenomeni inflazionistici hanno, in Italia e fuori, un peso rilevante, contribuendo a rendere evidente a livello dei cittadini-consu1natori le difficoltà del nostro sistema, per il quale taluni medici, professionali e no, arrivano a suggerire la cura della « inflazione a freddo ». Certo, essa si esprime volta a volta in carenze di produzione ed in carenze di domanda, per colmare le quali sarà pur necessario ricorrere a strumenti di politica economica, a tecniche monetarie e fiscali, a misure relative alla manodopera, tipicamente e storicamente utilizzati per superare gli andamenti del ciclo economico. Ma l'applicazione di tali strumenti, tecniche e misure sarebbe priva di valore risolutivo se dimenticassimo la natura profonda e strutturale dei problemi propri della nostra economia, quali so1nmariamente descritti. Ciò che da noi si richiede, perciò, affinché si possa parlare di « superamento della crisi» e di « nuove prospettive. di sviluppo sociale», è che il con1plesso di strumenti, tecniche e n1isure cosiddette anticongiunturali venga applicato in modi e forme capaci di affrontare, e concorrere a sciogliere, i nodi strutturali che si sono evidenziati, e la mancata soluzione dei quali rischierebbe di rimettere in n1oto, per pura spinta, una macchina col motore guasto, e che deve affrontare una lunga e faticosa salita. Ora, il nodo dei nodi, il problema dei problemi, il fattore centrale di tutte le difficoltà dell'Italia, è costituito dalla natura « dualistica » del nostro sistema produttivo e sociale, quale è resa evidente dalla persistente gravità di un irrisolto « problerna del Mezzogiorno », e dal connesso e preoccupante andamento dei fenom.eni dell'occupazione. Se è vero che la crisi attuale è una crisi strutturale, il superamento di essa richiede che ci si ponga il problema di interventi capaci di modificare nel profondo il « dualismo » e gli squilibri che caratterizzano la nostra economia, e che, pur chiamandosi volta a volta: debolezza e marginalità delle strutture agricole; mancata qualificazione e diversifica42

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