CRONACHE MERIDIONALISTE Un Mezzogiorno contro la crisi di Nino Novacco (relazione al Convegno di Studi indetto dalla DC a Perugia) Svolgere oggi una relazione sul Mezzogiorno, nel quadro di un Convegno che intende esan1inare i problemi dell'economia italiana nell'ottica del « superamento della crisi » e di « nuove prospettive di sviluppo sociale », sarebbe già di per sé compito difficile, se a ciò non si unisse la circostanza che a promuovere il Convegno è il partito di maggioranza relativa, base e fulcro, nella passata e nella prevedibile futura evoluzione della situazione politica del Paese, di ogni alleanza e formula di governo, ed a tale titolo portatore delle maggiori responsabilità delle scelte fatte e da farsi. Grande sarebbe infatti la tentazione di condurre un esame storico dell'intervento s'traordinario per il Mezzogiorno, della sua evoluzione e dei suoi risultati, così con1.e del generale quadro di politica econornica in cui esso si è collocato. L'analisi del rapporto tra interventi per il Mezzogiorno e politiche di programmazione potrebbe d'altro canto condurre ad una valutazione sia di fondo che analitica, delle carenze della politica di piano nel nostro Paese, e ciò sia a livello di impostazione che in termini di concrete scelte adottate o consentite. In un Convegno di studi di questa portata, però, un tale esa1ne analitico è forse inopportuno; e ciò non perché i termini del problema siano ben noti, o perché i giudizi non presentino n1.argini di dispersione assai più ampi di quanto sarebbe legittimo attendersi da un personale politico e tecnico che di fatto ha gestito, per un quarto di secolo, con il potere, anche l'intervento per il Mezzogiorno. Tale inopportunità deriva piuttosto dal rischio di orientare la discussione in una direzione sostanzialmente improduttiva, nutrita di osservazioni, critiche o apologetiche, ma comunque non concludenti ai fini del giudizio che occorr<; in questa sede ed in questa occasione per.venire a formulare. Solo per chiarezza di ciò che andrò a dire ritengo doveroso esplicitare in termini sintetici il mio giudizio, rilevando che, se non sono consentiti trionfalistici entusiasmi, non sono neanche ammissibili atteggiamenti catastrofici del tipo: « tutto sbagliato, tutto da rifare ». 33
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