O per azione carne tare automaticamente i loro prezzi di vendita, coprendo buona parte della diminuzione del 20 e del 16 per cento. Il principale bubbone di tutto il sistema europeo di produzione e consumo di carne è proprio l'Italia. Il nostro paese è diventato, da qualche anno, il maggiore importatore di carni bovine di tutto il mondo, con una quota del 55 per cento del consumo proveniente dall'estero. Per uscire dalla spirale dell'aumento dei prezzi l'Italia deve produrre di più. A questo proposito, la Confagricoltura vuole portare avanti la sua battaglia per una rapida discussione del progetto di legge di iniziativa popolare attualmente pendente alla Commissione agricoltura della Camera. Il progetto della Confagricoltura e particolarmente interessante là dove, accanto a misure generali per la ripresa di tutto il settore agricolo, prevede un programma in cinque punti per la ristrutturazione ed il potenziamento degli allevamenti bovini. E cioè: il completamento della bonifica sanitaria e la realizzazione di un sistema di permanente difesa contro le malattie endemiche e contro il pericolo di malattie infettive; il miglioramento delle coltivazioni permanenti, prati e pascoli, nelle zone di riconosduta vocazione all'allevamento, ed una più razionale e più larga utilizzazione delle risorse idriche; la diffusione degli allevamenti bradi di bovini da carne nelle zone di media ed alta collina ed anche nelle zone montane, al fine di realizzare una maggiore produzione di giovani animali da ristallo; l'aumento del tasso di fecondi!à delle bovine, responsabilizzando maggiormente le organizzazioni di produttori mediante un'impostazione unitaria che consenta di coordinare strettamente le diverse componenti d'ordine imprenditoriale, ambientale, genetico e patologico e che assicuri continuità ed efficacia alla necessaria assistenza tecnica; l'aumento del peso medio di macellazione mediante la promozione di iniziative, oltre che sul piano della ricerca tecnologica, anche nella politica di mercato, e, più in generale, nella politica dell'alimentazione. Per quanto riguarda l'ultimo punto, cioè la questione della cosiddetta « strage degli innocenti » (la macellazione di vitelli di peso inferiore ai 200 chilogrammi), un'alternativa interessante potrebbe essere quella della creazione di una rete di centri di svezzament9 e di ingrasso. Infatti, la massa dei vitelli da macello inferiori ai 200 chilogrammi proviene dalle piccole stalle, con qualche vacca da latte, i cui conduttori preferiscono liberarsi dell'« innocente » al più presto possibile, per ragioni economiche e logistiche. I centri di svezza1nento e di ingrasso, opportunamente collegati 29
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