Nord e Sud - anno XX - n. 157 - gennaio 1973

I progetli speciali speciali, sia perché esse non partecipano all'approvazione dei progetti speciali se non con il parere richiesto al Comitato interregionale ( di cui al 3° comma dell'art. 1 della legge n. 853 ). Oltre che nella partecipazione delle regioni alla elaborazione dei sistemi progettuali, la soluzione potrebbe essere trovata nel ricorso all'istituto dell'accordo Stato-Regione. Non si tratta di violare le competenze costituzionali o delegate delle Regioni, ma di prevedere la possibilità giuridica di stipulare appositi accordi tra Stato (CIPE) e Regioni, da approvarsi dai Consigli regionali interessati, in ordine alle procedure di coordinamento tra il progetto speciale e gli interventi regionali complementari, con l'esplicito impegno di trasferire al progetto speciale quegli interventi di competenza regionale che, per motivi indipendenti dalla volontà della stessa Regione, risultasse impossibile realizzare nei n1odi e nei ten1pi stabiliti. Ciò ovviamente in1plicherebbe la necessità di estendere oltre il termine stabilito del 31 dicembre 1973 ( 1 ° comma dell'art. 5 della legge n. 853) la facoltà della Cassa di provvedere, sempre su richiesta delle Regioni, alla progettazione ed attuazione degli interventi di competenza regionale. In tema di industrializzazione, poi, dovrebbe prevedersi un rapporto analogo a quello delineato, in teina di infrastrutture, tra intervento ordinario e intervento straordinario: qualora una impresa venisse meno agli impegni presi in sede di contrattazione programmata, dovrebbe essere prevista una procedura che valga a promuovere, nell'ambito sia pubblico che privato, inizjative atte a svolgere un ruolo per quanto possibile sostitutivo degli effetti attesi da quegli . . 1111pegn1. Queste innovazionj normati, e consentirebbero al progetto speciale di costituire la risposta data dal nostro ordinan1ento alla richiesta di intensificare l'intervento e di ottenere che i vari ordini di iniziative da prendere siano strettamente coordinati nel tempo, nella dimensione e nello spazio. !'-Jon dimentichian10 a quest'ultimo riguardo che nel ventennio 1951-71 gli investimenti nel M zzogiorno sembra siano aumentati a saggi persino superiori a quelli del CentroNord. È quindi sulla qualità degli investimenti e nella ricerca della loro ottima co111binazione che occorre specialmente portare il nostro interesse nell'attuale fase; ed è questo il ruolo che può essere appunto assegnato ai progetti speciali. In questo duplice compito di coordinan1ento e di supplenza da assegnarsi all'intervento straordinario, rilevanti sviluppi sono da prevedere nell'attività non solo della Cassa, ma anche di altri istituti caratteristici dell'intervento straordinario: IASl\1, FORMEZ, FINAM. 11

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