' L'intelligenza artificiale I fronto fra tracciati in tempi diversi. Così si risparmia tempo e materiale, e la lettura può essere effettuata in forma chiara anche da un medico non specialista. « Adesso stiamo combinando programmi che assolvono compiti diversi », dice Giaquinto; « uno per esempio rappresenta l'attività elettrica del cervello in forma tridimensionale, e poi il rilevamento autonomo di componenti patologiche che vengono identificate e contate (come fenomeni epilettici od altri eventi patologici). È evidente il valore sociale di questa ricerca in campo medico e ospedaliero. Altro esempio pratico: stiamo cercando di ottenere il controllo domiciliare ,delle crisi epilettiche con apparecchi in miniatura che il paziente dovrebbe portare sempre· con sé. Se si quantificano le crisi si può variare la terapia. Ora stiamo lavorando con riservatezza; quando sarà il momento applicheremo i risultati raggiunti ». Nel gruppo di biocibemetica lavorano tre persone a tempo pieno. Giaquinto ha lavorato all'Università di California ed è sempre in contatto con i colleghi americani. Un altro suo lavoro, legato alle problematiche della neurochirurgia, riguarda la fotoneurofisiologia e il monitoraggio di tipo neuroelettrofisiologico nel corso di operazioni sul cervello quando si debbono identificare strutture profonde la cui lesione porta alla guarigione o al miglioramento dei sintomi. A capo del reparto « componenti dello stato solido » c'è il dott. Barone. Figlio di un giornalista, è un fisico sperimentale. 32 anni ma ne dimostra meno, un'aria da ragazzino un po' timido, anche lui ha già un curriculum notevole. Ha partecipato a convegni e corsi a Londra e Grenoble; è stato invitato negli Stati Uniti a collaborare per alcuni mesi al Department of Electrical Engineering, University of Wisconsin a Madison, ed a tenere seminari al Department of Physics of the University of Wisconsin a Milwankee ed al Biomedica! Engineering Center a Madison. Queste università americane mantengono un'intensa collaborazione col :reparto di Barone fin dalla nascita del Laboratorio di Cibernetica ad Arco Felice nel 1968. Varii ed intensi gli scambi di personale, di idee, di materiale. Questo particolare programma di collaborazione è stato approvato dal CNR e si sviluppa con fondi del CNR e della National Science Foundation. Si fanno costantemente due ricerche complementari al punto che talune sono effettuate metà in Italia e metà negìi Stati Uniti. « È un esempio di collaborazione veramente riuscita» dice Barone, e continua con aria soddisfatta: « Facciamo cose molto a la page; una quin~ dicina di lavori sono eminentemente sperimentali, molto soddisfacenti. Portiamo avanti studi di superconduttività: si studia sia la fisica di per sé sia la possibilità di applicazione di strutture superconduttive. Dispositivi di questo tipo hanno un indubbio avvenire. Negli Stati Uniti già 127
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