Claudia Vinciguerra Il reparto reti e modelli è già fantascienza: è tanto spettacolare che la rubrica televisiva « Orizzonti della scienza e della tecnica» gli dedicò un servizio. Il caporeparto, Stefano Levialdi, è un giovane ingegnere elettronico che ha partecipato ai principali congressi e simposi sull'intelligenza artificiale a Roma e Londra, sulla citologia automatica negli Stati Uniti, e ha presentato relazioni in Svizzera e in Ungheria. Un esempio di cosa fanno nel reparto reti e modelli? Studiano come adoperare un calcolatore elettronico per fare misure e analisi di qualsiasi forma (cromosomi, cellule), per vedere poi se una volta fatta l'analisi di una celìula può servire per qualsiasi altra forma. « Cerchian10 di fare con delle macchine il lavoro che attualmente fa un solo uomo», dice Levialdi. Si studia l'elaborazione di forme e le reti neuroniche per la bioelettronica. Che cos'è la bioelettronica? È la messa a punto di tecniche elettroniche per migliorare la stn1mentazione medica - tanto per fare un esempio, per poter trasmettere un elettrocardiogramma per telefono. « Il nostro lavoro ambisce a dare un'interpretazione matematica di come funziona il cervello, con1e le cellule nervose funzionano tra di loro », continua Levialdi; « cerchiamo di inquadrare il lavoro all'interno dell'intelligenza artificiale. La cibernetica è la scienza dell'interazione; Caianiello la definisce la scienza che studia l'intelligenza ». Ma allora, siamo al punto che la macchina decide, è più brava dell'uomo? Niente di più sbagliato e superficiale. È sciocco pensare ad una rivalità fra macchina e uomo. « È l''uomo che riesce a fare riconoscere, memorizzare, imparare alla macchina, e d'altra parte vedere se si può scrivere un programma che si1nuli il comportamento dell'uomo. C'è u~a parte di cose che è bene facciano le macchine: via via che la scienza va avanti ci sono sempre più cose che la scienza è in grado di fare. l\1a mentre una macchina può leggere, non potrà mai innamorarsi -- e d'altronde non interesserebbe a nessuno che ciò avvenisse ». Vediamo la macchina pensante costruita nel reparto di Levialdi, quella che è stata mostrata in TV. Non dà 1nolta soggezione, ha l'aria casalinga da elettrodomestico, della forma press'a poco di un grande frigorifero, con una specie di telescrivente accanto dove, sibilla dell'era spaziale, gli uomini leggono il suo pensiero invece che sulle più poetiche foglie dell'era mitologica. Distingue una lettera dall'altra, conta tutto a velocità inimmaginabile, riconosce certe forme. Ad esempio, proprio i problemi del riconoscimento delle forme possono avere grossissime applicazioni militari, così come per migliorare le immagini delle radiografie (cibernetica biomedica). Importantissime le applicazioni nel campo dell'informatica medica. Mentre il Dr. Cascini è il padre della macchina pensante, nel senso che lui l'ha costruita, lui la alleva per farla crescere 124
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