Michele Ributti A parte un progetto dell'on. Comandini del 1914 che, cadendo in un momento di particolare tensione politica, non fu discusso, bisogna attendere fino al 1920 per ritrovare una proposta di legge sul divorzio. Il nuovo disegno, presentato da Marangoni e Lazzari, limitava le cause di scioglimento del matrimonio alla sola irrevocabile separazione dei coniugi e prevedeva particolari accezioni per le unioni turbate daH'evento della guerra. La proposta, invero modesta e dettata essenzialmente da spirito umanitario, non giunse neppure alla discussione parlamentare, fatto che non può sorprendere se si considera che l'estrema incandescenza della situazione sociale (esplosione del movimento sindacale, occupazione delle fabbriche ecc.) catalizzarono l'interesse di tutta la classe politica e che, un anno prima (1919), i cattolici si erano costituiti nel Partito Popolare ed avevano, alla prima consultazione elettorale, inviato ben 100 deputati al Parlamento. Nel 1923, nell'ambito della discussione per l'emanazione dei nuovi codici, Enrico Ferri riuscì a far approvare dalla con1missione parlamentare una proposta di annullamento del matrimonio (a parlare di divorzio si era ormai rinunciato) nel caso di condanna ad oltre vent'anni di reclusione e di internamento in manicomio per malattia mentale dichiarata inguaribile. La proposta, sostenuta in Parlamento dagli on. Gonzales e Majolo, naufrgò davanti alla resistenza dei deputati del partito popolare. Il fascismo, il concordato, la seconda grande guerra, i problemi della ricostruzione economica e la netta vittoria elettorale della Democrazia Cristiana nel 1948, fecero sì che di divorzio in Italia non si parlò più fino al 1954, fino al progetto dell'on. Sansone del « piccolo divorzio ». Il disegno Sansone prevedeva quali cause dellà richiesta di scioglimento del matrimonio da parte del coniuge incolpevole: la condanna ad oltre 15 anni di reclusione, il tentato ornicidio del richiedente, la separazione completa di fatto o di diritto per 15 anni, l'affezione da malattia mentale inguaribile, l'ottenuto scioglimento del matrimonio all'estero da parte del coniuge cittadino straniero 8 • Ma i tempi erano ormai molto diversi da quelli dei primi progetti Morelli e Villa, il laicismo dello Stato liberale era dissolto 9 ed anche un progetto parziale e limitato alla regolamentazione dei « casi pietosi », come quello del Sansone, era evidentemente condannato a non trovare neppure il riconoscimento della discussione parlamentare. Sarebbe stata • s Atti parl. Dep. leg. II. doc. 1189. 9 Racconta l'avv. Ottolenghi che quando, poco prima del referendum istituzionale, andò con una delegazione del Partito d'Azione ad invitare Benedetto Croce ad uscire dal suo riserbo e pronunciarsi per la Repubblica, il vecchio filosofo rispose: « voi siete repubblicani ma ricordatevi che la monarchia fu laica, la Repubblica sarà clericale ». 110
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