Il divorzio in Italia di Michele Ributti Coronato il 20 settembre 1870 il processo risorgimentale e con esso il sogno patriottico di fare Roma capitale d'Italia, si chiudeva un periodo storico ed un altro se ne apriva, del primo certo meno glorioso ma fondamentale per la sopravvivenza del nuovo stato. Il Regno d'Italia si apprestava infatti ad entrare nella storia d'Europa economicamente prostrato, geograficamente spaccato in due parti, aventi interessi, risorse. storia, civiltà e cultura profondamente diverse quando non opposte, politicamente diviso - il Regno di Savoia non era certo la Repubblica di Mazzini -, e socialmente assai poco 01nogeneo. Tutta la politica risorgimentale, liberale o democratica, era stata sempre condotta, se si eccettua la breve parentesi del neo-guelfismo, senza o contro la Chiesa, cioè contro quel colossale centro di potere che aveva per lungo periodo condizionato la storia dell'Europa intera. Con l'estinzione del Regno della Chiesa e la presa di Roma, i cattolici si trovarono completamente disorientati: i clericali, furenti perché nessuna potenza europea aveva mosso un dito per salvare Roma dalla profanazione, cominciarono a meditare il sabotaggio dello Stato, ed i laici non poterono godere della loro vittoria, troppo timorosi di creare una insanabile lacerazione nel paese. Il risultato di tante incertezze e difficoltà fu una politica fiscale aspra 1 e conservatrice che, se raggiunse il pareggio del bilancio (1876), contribuì ad accrescere le tensioni sociali, ]'ulteriore impoverimento del Mezzogiorno, costretto a cercare nel brigantaggio la risposta al sopruso 2 , l'impossibilità di dare al paese quella svolta civile che tutti si attendevano dall'unificazione. Il desiderio di spezzare il privilegio clericale di liberare dall'influenza cattolica la scuola come l'amministrazione dello Stato, fu comunque intensamente sentito dalla classe politica liberale. A Theodor Mommsen che, ricordandogli « che Roma è città universale e non si sta a Roma senza programmi universali», gli domandava « qual'è t G. Fortunato, Il Mezzogiorno e lo Stato Italiano, vol. II, Bari 1911. 2 P. Villari; Le Lettere Meridionali ed altri scritti sulla questione sociale in I talia, Firenze 1878, pagg. 39-42. 107
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