Nord e Sud - anno XX - n. 157 - gennaio 1973

Pasquale Coppola l'orientamento dell'opinione pubblica a scala nazionale, dando con ciò ragione agli esperti di matrice sociologica, l'impatto a scala locale può essere di gran lunga maggiore, come i più: smaliziati cronisti hanno modo di registrare. Un'indagine geografica che abbiamo appena portato a termine analizzando le caratteristiche dell'ambito di circolazione del « Roma » ci ha riconfermato in questa opinione 9 • Non può certo attribuirsi ad un caso, né si può dire di limitato valore, aà esempio, il fatto che nei vari quartieri di Napoli si riscontri una proporzionalità diretta assai marcata, nell'ambito dei collegi senatoriali, t·ra indici di diffusione del « Roma » e voti attribuiti ai candidati della Destra Nazionale. Né un caso può risultare che nell'intorno napoletano l'area tra Grumo Nevano e Caserta, che ha espresso i più vasti consensi agli uomini della destra, sia quella con i maggiori indici di circolazione del giornale laurino. Al di là poi dell'influenza di carattere prettan1ente elettorale vi sono altre distorsioni dell'opinione pubblica in buona parte imputabili alla vasta circolazione di una stampa reazionaria ed estranea agli interessi locali. Sappiamo infatti assai bene quanto la stampa destrorsa sia refrattaria ad una mentalità regionalistica, quanto avversi lo sviluppo di quelle istanze popolari che dànno vita a scala locale ad una proposizione e ad una gestione democratica, corretta ed armonizzabile dei problemi regionali. E sappiamo anche quanto, al contrario, questi che Compagna ha giustamente definito gli ultimi epigoni del giornalismo alla Scarfoglio attingano invece proprio alle istanze locali più giuste per trasformarle, nella loro mentalità sanfedistica, in fafde di paese, in stravolgimenti campanilistici, in atteggiamenti barricaderi: Caserta e Reggio Calabria, quest'ultima soprattutto, docent. In un paese in cui la frattura tra Nord e Sud, tra centri politici e periferia, tra città e campagna è già quella che è, questa stampa non è l'espressione di un democratico dissenso, è un fenomeno nocivo. Né forse meno nocivo,· però, è l'atteggiamento così lezioso, preoccupato troppo spesso di non spiacere a nessuno dei potentati, che assume il resto della stampa « indipendente » del Mezzogiorno. E né, d'altro canto, il benché minimo soccorso proviene dagli altri mezzi dell'informazione scritta. Sui quali sarà il caso di spendere qualche altra parola . . È fin troppo noto che uno dei maggiori motivi di crisi della stampa quotidiana italiana deriva dal dilagare dei settimanali, quelli che Sylvia 9 Questo lavoro sta per apparire nella collana delle pubblicazioni dell'Istituto di Geografia economica dell'Università di Napoli. 100

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