Nord e Sud - anno XIX - n. 156 - dicembre 1972

Tullio D'Aponte decisiva nel senso di un nuovo corso della commercializzazione del gas naturale. Le principali tappe di questo nuovo corso possono riassumersi in questi punti: incremento delle riserve interne dei paesi dell'Europa occidentale; sviluppo delle ricerche e conseguente crescita del potenziale produttivo nell'off-shore marino; avanzata realizzazione di una grande rete di metanodotti d'importazione; sviluppo del trasporto marittimo con navi metaniere e conseguente incremento delle importazioni dall'Africa settentrionale ed occidentale e dal Medio Oriente; potenziamento della rete interna dei metanodotti dei paesi europei. La produzione europea. - Il giacimento della provincia olandese di Groninga è il maggiore del mondo e le sue riserve sono state valutate intorno ai 2.400 miliardi di mc, il che consentirà all'Olanda di produrre annualmente almeno 80 n1iliardi di mc di gas naturale, dalla metà degli anni settanta, e di mantenere tale produzione per almeno un ventennio. Per lungo tempo la Nederlandse Gasunie Maatschappij, società a compartecipazione pubblica per lo sfruttamento dei giacimenti metaniferi olandesi, ha potuto contare su di una situazione di mercato particolarmente favorevole, determinata da condizioni geografiche legate all'ubicazione dei giacimenti olandesi in rapporto ai tradizionali distretti di massima concentrazione dei consumi energetici europei. Il che ha consentito a quel paese di stipulare contratti molto vantaggiosi sia con il Belgio che con la Francia e la Germania Federale e, di recente, anche con l'Italia 2 • Il rapporto tra consumi interni e volume delle esportazioni è di particolare interesse, in quanto dalla sua prevedibile evoluzione dovranno attendersi consistenti modificazioni sul livello dei prezzi all'esportazione e sullo sviluppo del grado di commercializzazione del prodotto. Infatti, da un lato l'elevato prezzo del gas olandese ha richiamato sul mercato europeo produttori algerini e libici, dall'altro la stabilizzazione dei consumi interni olandesi, che dovrebbe attestarsi intorno al 50% della produzione annua, costringerà il maggiore produttore europeo a rivedere la propria politica dei prezzi, spingendolo alla ricerca di nuovi mercati di sbocco, il che non mancherà d'incidere profondamente sullo sviluppo dei consumi europei di gas naturale. La Francia, nel 1970, ha raggiunto quasi la produzione di 7 miliardi di mc di gas naturale, dovuto, essenzialmente, ai campi metaniferi di Lacq e ai nuovi giacimenti di Meillon e Saint-Faust (Bassi Pirenei), Rousse (Provenza). Per la forte espansione dei consumi, se non interverranno nuove considerevoli scoperte di metano, le riserve francesi saranno rapi2 Gamblin A., Géographie du Benelux, C.D.U., Parigi, 1970, pag. 66. 72

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