Argomenti situazione che veniva definita sostanzialmente buona, ad una molto più complessa e preoccupante, anche se l'uso degli impianti di depurazione costituisce una soluzione interessante per salvaguardare l'ambiente senza dover rinunciare ad un intenso processo di industrializzazione 18 • 9. Le nostre conclusioni possono cominciare proprio prendendo lo spunto da queste indagini condotte in Sardegna e che sono in qualche modo esemplari nel loro genere: sia per la continuità con la quale sono state eseguite (a quelle segnalate sono da aggiungere numerose altre di cui non si è potuto far cenno), sia perché esse hanno preso in esame per la prima volta in maniera specifica e dettagliata l'industria come elemento contaminante, mettendo chiaramente in evidenza i danni che essa può recare all'ambiente acquatico: un aspetto questo, completamente ignorato - come si è già visto - dalla quasi totalità dei ricercatori italiani. A ben vedere uno dei maggiori risultati che Barletta e Marchetti hanno raggiunto con il loro studio è proprio la dimostrazione che un « giudizio di insieme, verificato attraverso dati comprovati, è precluso dalla mancanza di conoscenze ». I due autori sostengono anzi esplicitamente che la loro indagine « costituisce la prova scientifica di tale affermazione » 19 • Abbiamo visto come l'unico indice di conoscenza in qualche modo sufficiente sia quello dell'inquinamento metabolico. Esso risulta però assolutamente parziale, occupando un posto molto limitato tra le fonti di contaminazione delle nostre coste ( e sul quale è anche più facile intervenire con l'uso di efficienti impianti di depurazione installati in corrispondenza degli scarichi cloacali). Per ottenere un quadro globale della situazione, occorrerebbe che almeno l'individuazione degli indici di contaminazione più elementari fosse esteso a tutte le altre fonti di inquinamento (metalli tossici, idrocarburi, pesticidi, ecc.) la cui presenza è ormai indubitabile, vuoi per l'esistenza di industrie i cui residui velenosi terminano in mare, vuoi per la mancanza di adeguati interventi preventivi. Sembra dunque venuto il momento di aprire gli occhi abbandonando l'impostazione igienistica del problema che spesso ha fatto da 18 In effetti quella dei depuratori rappresenta una soluzione a valle del processo produttivo. Ancora più importanti, anzi a ben vedere veramente determinanti, le soluzioni a monte che sono rappresentate dalla scelta di prodotti non inquinanti in luogo di quelli inquinanti (tipico esempio la sostituzione dei detersivi non-biodegradabili con quelli biodegradabili), del riciclo delle acque di scarico, ecc. 19 G. BARLETTA, R. MARCH_ETTI, op. cit., p. 572. 69
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