Vittorio Barbati presenza militare degli Stati Uniti. E qui sorgono altri interrogativi: fino a quando gli americani avranno voglia di mantenere in Europa i loro uomini, i loro mezzi, le loro armi nucleari, e via di seguito? E quali contropartite economiche, oltre che politiche, dovranno pagare gli europei, proprio mentre si scatena un vero e proprio rivolgimento dei rapporti economici mondiali, per continuare ad usufruire della « protezione» americana? O per continuare a dipendere dall'equilibrio USAURSS e quindi anche dagli accordi fra le due superpotenze? Qui il discorso rischia ancora di allargarsi. Perciò è il caso di procedere solo per sommi capi. Prima di tutto, non sappiamo fino a che punto gli americani vedono di buon occhio la costruzione dell'Europa «politica». Sul piano militare, essa alleggerisce certamente i loro oneri; sul piano economico e commerciale, però, molto probabilmente, i loro problemi risulteranno aggravati. Per gli americani, come per i russi, il problema della « sicurezza europea » si salda ai problemi che essi dovranno affrontare per trattare con un eventuale nuovo grande interlocutore. Per gli uni come per gli altri, la questione presenta molte facce, positive e negative. La questione della « sicurezza europea » si salda ancora ad un altro problema: quello della riduzione mutua e bilanciata dPlle forze militari (MBFR), per la soluzione del quale è prevista la convocazione di una Conferenza nell'autunno dell'anno prossimo. In realtà, le due Conferenze - quella per la « sicurezza » e quella per la riduzione delle forze - rappresentano le due facce della stessa· medaglia. La prima dovrebbe contribuire a creare una clima di maggiore distensione, e la seconda dovrebbe consentire, in questo clima, di pervenire ad una riduzione degli oneri difensivi dei paesi europei dell'Ovest e dell'Est e delle potenze extraeuropee che sono interessate al mantenimento dell'equilibrio europeo. Qui, naturalmente, non si possono fare previsioni. Senza dubbio, se la Conferenza per la sicurezza potrà portare all'avvio di una cooperazione globale fra le due Europe, la sua utilità troverà una conferma inoppugnabile. Se darà luogo solo ad esercitazioni accademiche o ad esibizioni propagandistiche, sarà inutile. Se contribuirà ad « addormentare» gli europei d'occidente, il danno che essa porterà potrà essere irreparabile. Lo stesso, senza entrare negli enormi problemi tecnici che solleva, si può dire per la questione della riduzione delle forze militari. Se sarano conclusi degli accordi, nel quadro della MBFR, e se questi accordi non comprometteranno l'indipendenza dell'Europa occidentale, tutto 56
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==