Nord e Sud - anno XIX - n. 156 - dicembre 1972

Francesco de Angelis et autres fascistes. En eff et, quand, le 28 octobre, un des chef s de sa majorité lui conseilla de retirer sa démession pour etre plus fort, il n' en fit rien; et, démissionnaire, il continua à négocier avec les fascistes. Il lui semblait qu' en restant démissionnaire il se mettait en meilleure posture pour une situation nouvelle. - Comment un homme qui se semblait si dévoué en serait-il venu à jouer ce double jeu? Et Giolitti: - Il n'était pas (il en parlait camme d'un mort, au passé), il n'était pas un méchant homme; mais la vanité avait tourné la tete à certaines personnes de son entourage, et il céda aux instances que jour et nuit il entendait autour de lui, de f aire son chemin sans mai et contre mai. Pauvre homme. D'un autre c6té, le sénateur Taddei, qui me parlait souvent de ces événements, avait fini par adopter une opinion qu'au premier moment il avait voulu écarter. Réunissant cent petits synpt6mes qui au premier abord lui avaient paru sans valeur, Taddei s'était fait la conviction que Facta, contrairement au mandat qui par deux fois lui avait été confié par le Cabinet, avait, le deux fois que le 28 octobre il alla chez le roi, déconseillé au souverain de signer le décret de lai martiale,et cela au 1noment meme où il le lui soumettait, excipant du manque d'autorité d'un Cabinet démissionnaire et que lui mantenait dén1issionnaire ». I o non ho qualità per essere assunto come testimone. Parlo come un non addetto ai lavori. In quei giorni, dell'ottobre 1922, mi trovavo a Roma in viaggio di nozze (m'ero sposato il 26), e così mi trovai tra i curiosi nei giardini che sono sulla via di fronte al Quirinale, e assistetti allo spettacolo dei marciatori che portavano al re l'Italia di Vittorio Veneto. C'erano dei camions che venivano dall'Alta Italia, e sulla fiancata c'era l'iscrizione L'EMO FACTA. La mia curiosità fu attratta dai generali Capello e de Bono, che avevo conosciuti in guerra. Vidi anche un uomo con una faccia da spiritato. Era Mussolini. Ebbi, in quel mon1ento, la sensazione che l'Italia cadeva in balìa di un esaltato. In quel momento, posso dire, incominciò a maturare il mio antifascismo. Quando, poi, tornai al mio paesello della penisola sorrentina, mi parve di assistere, a poco a poco, ad un cambiamento di clima. Quelli che erano stati, fino allora, gli aderenti al partito popolare, diventavano fascisti, e dimostravano quello zelo e quella faziosità che sono propri dei neofiti. Non sono in grado di rendere testimonianza di altro; e, ripeto, non mi riconosco qualità per essere assunto come testimone. A1.a,della testimonianza di uomini come Sforza, e Giolitti, e Taddei, penso che non si debba fare a meno. Sempre affettuosamente tuo FRANCESCO DE ANGELIS Direttore Responsao1le: Francesco Compagna - Condirettore: Giuseppe Galasso - Vice-direttore: Rosellina Balbi - Segretario di Redazione: Renato Cappa - Redattore capo: Ernesto Mazzetti. Tipografia « La Buona Stampa», Via Roma 424, Napoli - Spedizione in abbonamento postale. Gruppo III - Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Napoli N. 1324, 26 gennaio 1960. Printed in ltaly - Tutti i diritti di proprietà letteraria ed art. riservati.

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