La lotta per la protezione ambientale sviluppare la gestione del territorio, da cui strettamente dipende la migliore sorte dell'ambiente da salvaguardare. Se sinceramente si intende svolgere una strategia per la protezione ambientale, le varie scelte programmatiche che segneranno il futuro assetto del territorio dovranno essere definite sulla base di una perfetta intesa tra coloro cui, per definizione, spetta il compito di mettere in luce e sintetizzare le implicazioni scientifiche, tecniche, economiche e culturali in gioco e coloro che tali sollecitazioni e raccomandazioni devono poi trasformare in strumenti legislativi ed amministrativi. Riteniamo, pertanto, che in questa fase di stretta collaborazione l'azione preventiva, indispensabile presupposto di ogni politica ambientale, possa e debba trovare la sua collocazione. Parimenti, nella definizione degli interventi tecnici da svolgere per il risanamento e per evitare il decadimento di un certo ambiente, occorrerà sviluppare la migliore intesa tra tecnica ed economia; le soluzioni operative previste dovranno, infatti, essere verificate alla luce di un'analisi di convenienza economica, in una opportuna valutazione dei benefici che dagli interventi stessi potranno derivare per via diretta ed indiretta alla comunità. Nello stesso spirito, l'azione di controllo che, a nostro parere, non si rivolge soltanto in aride rilevazioni di tipo analitico, dovrà svolgersi nell'intento di potere pervenire a delle indicazioni di sintesi; occorrerà giungere ad una definizione degli usi ottimali previsti per l'ambiente in esame e parimenti ad una valutazione globale delle conseguenze di varia natura, negative e positive, che un certo, determinato uso (o abuso), potrà in esso provocare. Quanto detto sottintende che la specializzazione non significa esasperata attitudine in problemi settoriali, bensì organica conoscenza del « prisma» nella sua struttura pur se ciascun specialista avrà conoscenza particolarmente approfondita di una particolare « faccia ». Contrariamente, si cade nel nozionismo, che con la cultura ha poco o niente in comune e non si farà altro che proseguire lungo una strada sbagliata, qual'è quella che ci ha condotto alla situazione attuale. Quante opere di ingegneria, quanti processi tecnologici, validi alla gelida luce dell'efficienza tecnica e della convenienza economica, sono stati invero progettati e sviluppati nella valutazione delle conseguenze ambientali cui avrebbero dato luogo? La risposta, ahimé, è pressocché implicita nello spirito della domanda. 3. Problemi della ricerca. - ·Trasferendo il discorso nell'ambito del121
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