Il capitale americano in Italia, l'« Avanti!» e «l'Unita» una manovra borsistica al rialzo in cui il capitale americano ha « una evidente funzione di fanfara per richiamare il risparmio » e che la valutazione positiva da parte dell'« Avanti! » favorisce, soprattutto perché proviene dalle colonne di un giornale proletario, tradizionalmente ritenuto di tendenze ribassiste (mai sinora, insiste Serrati - memore fors'anche del suo passato di direttore di questo quotidiano - l'organo socialista si era accordato alle manovre borsistiche della borghesia). La presenza di una manovra al rialzo sarebbe confermata del resto, stando ad un altro intervento dell'« Unità» 13 , da una nota di commento ad una riunione del Consiglio dei Ministri comparsa sul « Popolo d'Italia »: in essa, dopo aver segnalato la ricerca di moneta italiana da parte degli speculatori al ribasso, si additavano i benefici effetti che sarebbero derivati all'economia nazionale dall'ingresso di capitale americano nell'industria del paese. Ma oltre a questo i comunisti ritengono anche che ci sia nella posizione assunta dai socialisti un errore di fondo. Tra le due tesi conservatrici di cui si è detto, l'una (quella che afferma « l'Italia fa da sé » e che sarebbe stata propria del ministro De Stefani) è di tipo piccolo borghese, l'altra (quella sostenuta da Fovel e attribuita al ministro Volpi) è capitalistica. Di conseguenza, secondo l'« Unità», un giornale che si definisce proletario non deve accettare né l'una, né l'altra, perché altrimenti abbraccia la tesi della socialdemocrazia imperialistica, che giustifica anche il colonialismo. D'altronde, sottolinea sempre l'« Unità», i prestiti « che il proletariato russo contrae a parità di condizioni politiche e dopo averne esaminato a fondo la convenienza per sé, ossia per rafforzare la propria industria, che ... è base della sua dittatura 14 non si possono avvicinare all'intervento del capitale americano della SIP, intervento che non rinsanguerà certo il proletariato in quanto altro non è che una n1anovra espansionistica dell'alta finanza americana. A questo incrociarsi di argomenti, che allargano molto la sfera iniziale del dibattito economico, l''« Avanti! » non risponde subito direttamente, perché tiene a sottolineare definitivamente che la pubblicazione dell'articolo di Massimo Fovel non è di necessità una prova della corruzione dei socialisti. Ed è in questa luce che si possono comprendere i ripetuti inviti, rivolti ai comunisti, di dare prove della connivenza da loro denunciata fra l'« Avanti! » e la « Gazzetta del Popolo». Su questa lin~a l'« Avanti! » prosegue fino a che in data 26 agosto interviene una lettera, in un certo senso chiarificatrice, di Costantino Lazzari 15 • Il segretario del 13 Cfr. Il « Popolo d'Italia» d'accordo con l'« Avanti!» nella politica d'intervento del capitale americano, 22/8/1925. 14 Cfr. Ancora lo scandalo massimalista, « L'Unità», 20/8/1925. 1s « Avanti! », 26/8/1925.. 107
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