Il capitale americano in Italia, l'« Avanti!» e «l'Unità>> la « Gazzetta del Popolo », organo di stampa finanziato allora dalla SIP, aveva riportato il giorno dopo la comparsa dell'articolo di Fovel un commento ad esso in cui compariva tra virgolette una frase, mancante invece nella stesura dell'« Avanti! »: il che voleva dire chiaramente, per Tasca, che fra i due giornali vi era stato uno « scambio di servizi ». In una prima risposta alla lettera di Tasca 9 , non firmata, il quotidiano socialista conferma la valutazione positiva dell'accordo SIP-BLAIR, grazie ad una serie di argomenti che ci permettono di comprendere meglio la posizione del P.S.I. circa la situazione italiana in generale e quella dell'industria in particolare. A suffragio della impostazione adottata nel dibattito in corso, viene citata l'opinione di molti studiosi del socialismo, i quali ritengono che in un paese economicamente arretrato « l'intervento del capitale dei paesi ad alto capitalismo e ad alto tenore di vita, anche delle classi lavoratrici è suscettibile di elevare le condizioni di lavoro e di vita all'altezza che nei paesi ricchi esse hanno già conseguito ». Inoltre per l'Italia si dovrebbe fare anche un'altra considerazione specifica; la seguente: « il giorno in cui i capitali italiani o stranieri avranno industrializzato il Sud d'Italia, il movimento socialista avrà fatto un grande e decisivo passo innanzi ». Il che equivale a formulare slogans di questo genere: « Più industria uguale a più socialismo. Questo l'a b c del marxismo »; oppure: « il capitale senza lavoro è una cosa inerte. Il lavoro è schiavo del capitalismo, non del capitale ». Se ne ricava che per i socialisti la realtà politica italiana non presenta per il mo1nento sbocchi rivoluzionari immediati. La definitiva affermazione del proletariato viene rimandata ad un tempo futuro, in cui si saranno verificate condizioni economiche differenti da quelle presenti e, soprattutto, si sarà attuata l'industrializzazione del Sud, nel senso che nuove masse di operai dovrebbero allora essersi formate per la lotta contro il capitalismo. Ovviamente i comunisti non condividono assolutamente questa posizione. È vero che alla V Sessione dell'Esecutivo allargato dei partiti comunisti, tenutasi a Mosca nel periodo 21/3-5/4 del medesimo 1925, essi avevano dovuto prendere atto di una situazione generale di stabilizzazione del capitalismo in Europa, ma, in fondo, la loro posizione tuttora si poteva riassumere con le parole con cui Zinov'ev aveva delineato il quadro politico del nostro paese: « Il fascismo non è ancora stato superato. Qualche settimana fa sembrava che .le ore ài Mussolini fossero contate. In realtà le cose sono andate diversamente. Ma la situazione è vacillante, instabile e nasconde tutto ciò che si vuole salvo il consolida9 Cfr. Una porcheria c_omunista, ·« Avanti! », 19/8/1925. 105
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