Nord e Sud - anno XIX - n. 155 - novembre 1972

Vibio Bongini modo verticale di dare patenti di giornalismo, il caso Cambria lo rese addirittura costernato. Adele Cambria era direttore responsabile di « Lotta Continua », giornale di un gruppo extraparlamentare di sinistra. Il giorno dopo l'uccisione di Calabresi, « Lotta Continua » uscì con un editoriale non firmato inneggiante ai killers e all'uccisione del Commissario. E la Magistratura ravvisò in quell'editoriale gli estremi di reato. Processo per direttissima ed eccoti la Cambria davanti al Magistrato. A negare pari pari di aver letto l'articolo, di leggere « Lotta Continua » e di essere d'accordo con quello che vi scrivono sopra. - Ma, allora, che razza di responsabile è lei? - obietta il Magi - strato. E la Cambria a spiegare pazientemente al signor Giudice che lei non è responsabile di un bel nulla e che non è nemmeno direttore. Ma che ha soltanto prestato un nome ed una tessera ai giovincelli di « Lotta Continua » in quanto il Tribunale non concede autorizzazione a stampare periodici se non sono diretti da un « iscritto all'Albo ». Che può fare il Tribunale? Assolve la Cambria perché come re - sponsabile non ha alcuna responsabilità; riconferma l'esistenza del r eato, ma si dichiara impotente ad individuarne il colpevole. Delitto senz a castigo. Ad opera dei soliti ignoti. Come uno scippo qualsiasi, o come la decapitata di Castelgandolfo. Questi due fatti di cronaca hanno, come dicevo, insegnato all'opinione pubblica che per essere giornalisti ci vuole una tessera; un timbro; un esame. E !"opinione pubblica c'è rimasta male. Forse mo rdendosi le mani per non avere dato sufficiente peso ed importanza ad una proposta di legge presentata nella scorsa legislatura e tendente ad dirittura all'abolizione dell'Ordine dei Giornalisti. Perché al solito « omino della strada » è venuto spontaneo domandarsi come sia possibile che, con una Costituzione che garantisc e a chiunque il diritto ad esprimere le proprie opinioni, sia necessario un « Ordine » che di questo diritto ti consente di servirti periodicamente. E come sia pensabile che, mentre ad un capo di pubbliche relazion i di un qualsiasi pastificio è consentito di rintontirti con slogans, manifesti depliants e « pezzi redazionali » che ti invitano a mangiare tortellini gabellati per insuperabili, ma che poi risultano confezionati con ossa di ·morto tritate, ad un cittadino qualsiasi non sia invece permesso di scrivere settimanalmente, magari su un modesto foglio ciclostilato, che, mettiamo, l'introduzione del colore nella TV italiana è prematuro. O come ogni cialtrone possa scrivere sui muri : « il coraggio è a destra » ( e se avesse coraggio potrebbe apporvi persino la firma), mentre un bra96

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