Nord e Sud - anno XIX - n. 155 - novembre 1972

Un'industria per l'energia elettrica dustria termoelet,tromeccanica del settore nucleare, e nell'ambito delle Partecipazioni Statali, « la preminenza dell'IRI nel settore della costru• zione dei reattori » (vale a dire delle centrali nucleari). Queste direttive dovrebbero dunque trovare concreta attuazione: spetta al Bilancio e alla Programmazione di jntervenire in tal senso presso le Partecipazioni Statali. Quanto agli strumenti di intervento - e senza pregjudizio per altri che possono scegliersi - si ricorda che esiste la legge n. 184 del 22 marzo 1971 sugli « interventi per la ristrutturazione e la riconversione di imprese industriali ». Tale legge stabilisce come è noto che « sulla base di direttive del CIP E da adottare in una visione organica, territoriale e settoriale » possa aver luogo un intervento dell'IMI anche attraverso « partecipazioni, per una successiva cessione, al capitale di società, allo scopo di facilitare la realizzazione del programma di ristrutturazione, favorendo processi di concentrazione e di fusione ». Dopo l'attuazione della ristrutturazione del settore termoelettromeccanico nell'ambito delle Partecipazioni Statali, - nel quadro delle direttive della programmazione che sono già esistenti e a cui si tratta di dare esecuzione - si dovrebbe gradualmente procedere alla ristrutturazione anche del settore termoelettromeccanico privato, così da preparare l'industria italiana nel suo complesso alle collaborazioni interna zionali su un piano di maggiore capacità di contrattazione. In secondo luogo occorre la formulazione di programmi e il loro finanziamento diretto all'industria termoelettromeccanica per il settore nucleare, secondo le direttive del CIPE del 4 giugno e 6 dicen1bre 1971, che hanno portato alla costituzione di un gruppo di lavoro ad hoc. Tale Gruppo dovrebbe incaricarsi in breve tempo di portare a termine proposte concrete in merito a programmi e relativi finanziamenti da sottoporre al CIPE - da attuare attraverso rigorosi criteri di programmazione, quest'ultima impegnando a sua volta le Partecipazioni Statali per la parte di competenza dell'industria di Stato. È ovvio che queste azioni dovrebbero essere in armonia con le decisioni sulla ristrutturazione dell'industria termoelettromeccanica (di cui al punto precedente a.) previste dalla programmazione. Infine un consistente program·ma da parte dell'ENEL per la installazione di centrali nucleari, che riduca il rilevante distacco dai corrispondenti programmi decisi nella Comunità Europea. TOMMASO LUCE 93

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