INDUSTRIA Un'industria per l'energia elettrica di Tommaso Luce L'importanza dell'energia elettrica per le economie industrializzate ha portato assai sovente alla gestione diretta, o comunque a forme di controllo, da parte dei Governi, dell'industria produttrice di energia elettrica e, di conseguenza, a un rilevante interesse da parte dei Governi stessi per l'industria termoelettromeccanica costruttrice dell'equipaggiamento per la produzione di energia (centrali elettriche). I Governi dei paesi industrializzati hanno da tempo tratto la conclusione che è nell'interesse nazionale di poter disporre di una industria termoelettromeccanica capace di soddisfare i fabbisogni di apparecchiature per le centrali elettriche, con il grado di affidabilità e di continui 1 tà del servizio e di economia operativa che è richiesto dal produttore di energia elettrica. Nel gestire direttamente - tramite Enti elettrici nazionali - o comunque nel controllare indirettamente - aziende municipalizzate, regolazione delle tariffe elettriche, ecc. - la produzione di energia elettrica, i Governi dei paesi industrializzati si son·o assunti una duplice responsabilità: soddisfare i fabbisogni di energia elettrica richiesti dallo sviluppo economico, attraverso l'installazione d1 una potenza elettrica adeguata; sostenere lo sviluppo di una industria termoelettromeccanica, produttrice delle necessarje apparecchiature, che sia efficiente in quanto tecnicamente competente. Nella ricerca di questi obiettivi i Governi hanno incoraggiato: da un lato, la ristrutturazione dell'industria termoelettromeccanica attorno ai gruppi più importanti per dimensioni e capacità; dall'altro, il rafforzamento dei gruppi principali attraverso la politica di acquisto dell'equipaggiamento e apparecchiature da parte degli Enti elettrici. Esempi di tali politiche a livello governativo in Europa sono evidenti in Francia (attraverso l'Ente elettrico, EdF): in Gran Bretagna (attraverso l'Ente elettrico, CEGB), e anche nella Germania Occidentale, dove, malgrado l'assenza di un Ente elettrico di Stato, circa 12 società elettriche, private o regionali, acquistano oltre 1'80% delle apparecchiature termoelettromeccaniche vendute nel Paese; anche in questo caso, pertanto, le po88
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