Editoriale Si vedrà nel prossin10 futuro quale sarà il seguito di Reggio Calabria e se la coerenza meridionalista, che a Reggio si è. detto di voler cercare e trovare, sarà effettivamente cercata e trovata; o se a Reggio si è cercata soltanto una copertura tattica, tanto più necessaria dopo le ultime vicende della CISL, nei confronti della critica meridionalista ai tradizionali schemi di azione sindacale ed ai comportamenti settoriali, contrattuali, corporativi e settari degli ultimi tempi. Noi ovviamente ci auguriamo che l'autocritica sindacale sia schietta e il più corrispondente possibile alla critica meridionalista, che, a sua volta, sembra corrispondere alla « lezione delle cose ». Ma sappiamo che, scelto il punto di partenza, non è detto che sia vicino quello di arrivo. Perché, se il punto di partenza è il riconoscimento degli errori di contrattualismo, settorialismo, corporativismo, il punto di arrivo dovrebbe essere il riconoscimento del nesso fra la scelta delle priorità e la verifica delle compatibilità, e quindi la presenza al « tavolo della programmazione ». 6
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